Il nuovo anno non è sempre iniziato il 1° Gennaio, è soltanto con l’approvazione del calendario gregoriano che la data è stata unificata per la maggior parte dei Paesi.
In Francia, ad esempio, nel VI e VII secolo, in molte province, l’inizio del nuovo anno si faceva coincidere con il 1° Marzo, mentre con Carlo Magno, nel IX sec,il capodanno si festeggiava a Natale. Al tempo della dinastia dei re capetingi, dal X sec. l’anno nuovo iniziava il giorno di Pasqua. Solo dal 1564, la data coincide con il 1° di Gennaio, quando il re Carlo IX decise di spostare la data con l’Editto di Rossiglione del 9 Agosto del 1564.
E’ un caso che l’inizio del nuovo anno si faccia coincidere con la notte in cui si festeggia San Silvestro. Silvestro, di origine romana, fu il 33mo papa e restò in carica dal 314 al 335, non ha molto a che fare con il Capodanno sebbene fu un uomo dai grandi meriti, non ultimo, quello di far riconoscere il Cristianesimo come religione ufficiale dell’Impero Romano convertendo l’Imperatore Costantino I.
La tradizione di festeggiare il Capodanno è molto antica e risale alla festa del dio romano Giano. I pagani delle Fiandre, seguaci dei druidi, nel VII avevano l’usanza di accogliere il nuovo anno in gran festa. Gli antichi romani, invece, usavano invitare amici e parenti a pranzo e gradivano scambiarsi come dono un vaso di colore bianco con miele, datteri e fichi. Confezione, che veniva adornata con ramoscelli di alloro, chiamati strenne, come simbolo augurale di felicità.
I ramoscelli di alloro (strenne) venivano raccolti in un bosco della via consacrata alla dea Strenia, portatrice di felicità e fortuna, dalla quale prendono il nome di strenna.
La notte di capodanno è ricca di miti e di leggende che, nel corso del tempo, hanno dato luogo a pratiche scaramantiche di ogni genere, dall’uva passa alle lenticchie, dalla biancheria colorata al lancio dei cocci, insomma, una vera e propria fiera della scaramanzia.
Vediamo quali ne sono i simboli e facciamo un giro nei vari Paesi del mondo per capire come si festeggia il Capodanno.
Le lenticchie e l’uva passa sono considerate simbolo di abbondanza e soldi e, se mangiate a mezzanotte, porteranno un anno proficuo. Anche la strenna, come già in epoca romana, è considerata simbolo di prosperità, ricevere molti regali, dunque, porterà bene per il nuovo anno.
Durante la notte di Capodanno, inoltre, in molte regioni d’Italia vengono raccontate storie di antichi prodigi, come ad esempio quello di Pettorano sul Gizio, in Abruzzo. La leggenda narra che allo scoccare della mezzanotte, il fiume diventi oro e poi ritorni a scorrere. Una donna che un tempo si trovò in quel luogo alla mezzanotte ad attingere dell’acqua, portò a casa una conca piena d’oro. Attenti, inoltre, a passeggiare per strada, la prima persona che si incontra è molto importante: se un vecchio gobbo bene, attenti a bambini e preti!
Decisamente più romantica la credenza secondo la quale baciarsi sotto il vischio a mezzanotte sia di buon auspicio. Il bacio, porterà amore per tutto l’anno, il vischio, oltretutto, è una pianta beneaugurale, gli antichi Druidi lo usavano nei cerimoniali sacri e di purificazione.
Di buon auspicio anche indossare biancheria di colore rosso, ma non solo, magiare 12 chicchi d’uva o aprire la porta di casa, mangiare melograno, simbolo della fedeltà coniugale e, addirittura, gettare cocci vecchi.
Paese che vai, usanza che trovi.
· In Spagna si usa mangiare 12 chicchi d’uva allo scoccare della mezzanotte uno per ogni rintocco dell’orologio della Puerta del Sol di Madrid. I rintocchi, detti campanadas, sono mandati in onda su tutte le reti tv nazionali, in modo da unire il Paese nel rito quasi propiziatorio. Anche in Spagna come in Italia si usa biancheria rossa e si ha abitudine di posare un anello nel bicchiere del brindisi di mezzanotte per buona fortuna; si brinda, poi, tutto d’un sorso dicendo “Arriba, abajo, al centro y pa’ dentro”
· In Grecia, il giorno di Capodanno coincide con quello di San Basilio. Gli ospiti dovranno gettare un melograno in terra facendo in modo che i semi vengano sparsi ben benino, più semi più fortuna. A tavola, invece, si usa gustare la vassilopitta, detta anche torta di San Basilio (che usa portare doni ai bambini). Si tratta di un dolce pane nel quale viene nascosta una monetina, che la troverà avrà buona sorte.
· L’Inghilterra, decisamente più sobria, trascorre il Capodanno mangiando tacchino ripieno di castagne accompagnato da Christmas Pudding, un tipico dolce al cucchiaio a base di frutta secca. Gli Inglesi, usano intrattenersi, inoltre con dei giochi molto singolari come la pesca con le mani di frutta secca lasciata a galleggiare su un liquore flambé, il salto nei cerchi formati da 13 candele evitando di farle spegnere e, infine, il gioco della mela sospesa.
· I Tedeschi si travestono come se fosse Carnevale, brindano con una bevanda a base di vino rosso, cannella, chiodi di garofano, bucce d’arancia e rum: il Feuerzangenbowle, nota anche come bevanda della fraternità e delle associazioni studentesche. Si usa anche la cosiddetta Das Bleigießen “colata di piombo” che prevede che si versi piombo nell’acqua fredda per conoscere il futuro.
· La Russia è l’unico Paese a festeggiare il capodanno due volte: il 31 Dicembre secondo il calendario Gregoriano e il 13 Gennaio secondo quello Giuliano. Si attende la mezzanotte suonata dalla Torre Spasskaja del Cremlino e poi si aprono le danze, anche quelle culinarie.
Si usa, inoltre, aprire la porta di casa per far entrare l’anno nuovo.
· In Cina il Capodanno è noto come festa della Primavera. La data segue il calendario lunare e si può festeggiare dal 21 Gennaio al 19 Febbraio del nostro calendario. La festività dura 15 giorni e si conclude con la festa delle lanterne. E’ usanza vestirsi di rosso poiché una leggenda cinese narra che il colore purpureo e i rumori allontanassero il mostro mitologico Nian che, una volta ogni 12 mesi, usciva dalla tana per cibarsi di esseri umani. Sulla scia della leggenda i cinesi si vestono di rosso e si esibiscono in rumorosi canti e danze. La festa si conclude con la parata della maschera di Leone rappresentante Nian.
· I Giapponesi, decisamente più introspettivi, si dedicano alla celebrazione di Toshigami, la divinità dell’anno nuovo. I festeggiamenti durano dal 31 Dicembre al 3 Gennaio e ci si dedica al ringraziamento degli dei che proteggono i raccolti. Allo scoccare della mezzanotte, le campane dei templi buddisti suoneranno per 108 volte, tante, quanti sono gli elefanti di Bon? per confessare tutti i peccati degli uomini.
· In Brasile ci si vestirà del colore del sole, giallo, per la luce del colore stesso e il capofamiglia avrà il compito di gettare il contenuto di un bicchiere di vino all’indietro per allontanare la cattiva sorte.
· In Messico, invece, si usa accendere dei focolai e buttarvi pietre e mestoli di legno
· In Brasile, il popolo si veste di bianco e si cavalcheranno le prime sette onde dell’anno per rendere lode a Yemanjá, la divinità protettrice dei mari e dei bambini
· In Romania si fanno gli auguri agli animali. In alcune zone sono diffusi ancora miti legati a folletti e fate e si effettuano riti propiziatori con elementi della natura.
La tradizione nostrana, infine, nota ai più, prevede che si indossi biancheria di colore rosso, che si brindi al nuovo anno mangiando lenticchie, simbolo di abbondanza e, usanza ormai in dismissione, che si gettino dal balcone cose vecchie.