Ancona, Bari, Cerveteri, L’Aquila, Pieve di Soligo, Procida, Taranto, Trapani, Verbania Lago Maggiore, Volterra. A quale delle 10 città candidate Parma cederà lo scettro di Capitale italiana della cultura per il 2022? Nella mattinata di oggi la giuria, presieduta dal professor Stefano Baia Curioni, ha proclamato la vincitrice: Procida. Nei 10 progetti presentati non c’è solo bellezza paesaggistica ma anche cultura e innovazione per riprendere una tradizione che la pandemia ha solo interrotto. Vediamoli insieme.
Capitale italiana della cultura 2022: tutte le…
Ancona è una città di mare e come tale è aperta a scambi nel rispetto delle diversità. Il suo progetto punta su sostenibilità, giovani e dialogo. La ricchezza viene dal mare anche per Bari che si identifica da sempre con il suo patrono San Nicola. Un legame millenario che ha segnato il territorio anche da un punto di vista architettonico e urbanistico. La parola d’ordine per Cerveteri è innovazione nel suo progetto che punta alla valorizzazione del patrimonio culturale attraverso la sostenibilità e l’accessibilità. Il terremoto sarà il punto di partenza per la città di L’Aquila che si propone come modello di resilienza post catastrofe a base culturale. “Paesagire” è il termine coniato dalla comunità di Pieve di Soligo, nel trevigiano, per tutelare le sue bellezze naturali fonte delle economie locali.
… città candidate
Il mare e l’arte: è da qui che Taranto vuole ripartire, dalla riscoperta delle sue bellezze per rigenerare una terra lacerata da un mostro che porta distruzione e morte. Una nuova identità è la cifra del progetto presentato dalla città siciliana di Trapani, una città da sempre crocevia di popoli, lingue e tradizioni. Verbania e il Lago Maggiore indissolubilmente legate dall’acqua che non è solo elemento paesaggistico ma anche motore economico. Perla dell’antica civiltà etrusca, Volterra è pronta ad affrontare le sfide imposte dalla pandemia.
Da Matera in poi…
Alla fine ha vinto lei: l’isola di Arturo, sede dell’immaginario e dell’esplorazione per eccellenza. Il piccolo gioiello del golfo di Napoli, centro culturale già molto vivace, aveva presentato un progetto incentrato sulle dinamiche relazionali improntate sull’inclusione e su modelli di felicità sociale. Procida raccoglie l’eredità di Parma che, designata come capitale della cultura per il 2020, lo sarà anche per il 2021. Prima di lei lo era stata Matera. La città lucana, in realtà, ha il merito di aver ispirato l’intero progetto nel 2014 quando fu eletta capitale europea della cultura per il 2019. Quell’anno, il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, volle premiare le città italiane che avevano presentato la loro candidatura proclamandole appunto capitali italiane della cultura per l’anno 2015: Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena. E da allora il progetto è andato avanti celebrando Mantova nel 2016, Pistoia nel 2017, Palermo nel 2018, Parma nel 2020. La città emiliana ha conservato la nomina anche per il 2021 dopo che l’emergenza sanitaria ha reso impossibile procedere con una nuova elezione. Ora, però, che il peggio sembra passato, possiamo tornare a celebrare le meraviglie del nostro Belpaese.
In copertina foto di mario fumagalli da Pixabay