Oggi questa rubrica la vogliamo svolgere in maniera diversa dal solito. Riportiamo per intero un servizio eccellentemente confezionato dall’agenzia AdNKronos sul caos totale che ieri è stato vissuto da tutto il sistema ferroviario italiano dell’alta velocità per un guasto dai contorni tutti da definire.
(Adnkronos) – “Dovevamo partire alle 9.35 per Venezia ma il treno è stato cancellato. Abbiamo assolutamente la necessità di partire in giornata, quindi dobbiamo trovare una soluzione. Informazioni? Zero, qualcuno ci ha anche detto ‘Prova a vede’ se riesci a parti'”. E’ lo sconforto di una delle centinaia di passeggeri bloccati alla stazione di Roma Termini (ieri) per il guasto alla linea che ha provocato ritardi e cancellazioni su tantissime tratte.
“Ci hanno dato il numero del customer care che dopo lunghissima attesa, se non cade la linea e ti risponde – racconta ancora la passeggera all’Adnkronos – non può comunque fare nulla, quindi siamo qui sperando di poter partire”.
Stessa situazione lamentata da un altro passeggero che sarebbe dovuto partire questa mattina per Genova: “Non vedo nessuna indicazione nemmeno sul display, ho provato anche a contattare il call center di Trenitalia ma non mi hanno dato nessuna informazione – afferma rassegnato – . Qui al punto informazioni c’è una lunghissima fila, quindi non sappiamo cosa succederà, purtroppo”.
—cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Abbiamo scelto di indurre voi a riflettere e non proporvi, una volta tanto, la nostra riflessione su un fatto che è di una gravità inaudita e soprattutto perché è solo l’ultimo di un teorema infinito che si ripete ormai ciclicamente. Può un Paese moderno avere di questi problemi ricorrenti e non trovare il bandolo della matassa per risolvere il problema a livello strutturale?
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