Molti dei cantanti degli anni 70 sono ascoltati ancora oggi sia dalle generazioni che in quegli anni erano giovani, sia dai giovani di oggi. Negli anni 70 oltre a un gran numero di cantanti solisti il panorama musicale italiano e internazionale vide la luce di tanti gruppi musicali, le band come diremmo oggi. Anche in questo caso la varietà ha fatto da padrone. Pop, rock, melodica, nessun tipo di musica è rimasto escluso dai gruppi musicali.
Cantanti degli anni 70: le band italiane più famose
Non si può iniziare la carrellata dei gruppi musicali degli anni Settanta senza citare i Pooh. Nati negli anni Sessanta, raggiunsero il loro massimo successo nei Settanta. La formazione ha visto, come spesso accade, un’alternanza di musicisti fino ad arrivare alla formazione stabile per decenni con Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Red Canzian, Stefano D’Orazio. Per un certo periodo ha fatto parte del gruppo anche Riccardo Fogli.
Nei loro cinquant’anni di carriera e più hanno pubblicato canzoni ancora oggi famosissime come “Tanta voglia di lei”, “Pensiero”, “Piccola Ketty”, “Uomini soli” (con la quale hanno vinto il Festival di Sanremo nel 1990), “Chi fermerà la musica”.
Parlando di gruppi musicali degli anni Settanta che ancora calcano le scene, il pensiero corre a I cugini di campagna. Il tratto distintivo della band romana, oltre a un tipo di musica molto riconoscibile, è il look. Le capigliature di Ivano e Silvano Michetti sono iconiche, come iconica è la voce in falsetto di Nick Luciani (in realtà anche la cascata di riccioli biondi). Tutti rigorosamente vestiti secondo i dettami della moda anni Settanta, pantaloni a zampa di elefante e scarpe con zeppa, ancora oggi.
La musica e l’impegno politico
I Settanta furono anche gli anni dell’impegno politico e sociale e la musica seppe fare la sua parte. Chi non ricorda “Aushwitz” o “Dio è morto”? Sono solo due delle canzoni de I nomadi. La band emiliana capeggiata da Augusto Daolio si distinse per una musica folk rock sulla quale si adagiavano testi incentrati su temi sociali, politici e di protesta. Le loro canzoni raccontavano storie di emarginazione, lotta per i diritti, ingiustizie e sogni di libertà.
La Premiata Forneria Marconi
Il gruppo musicale italiano nato negli anni Settanta più famoso a livello internazionale è la Premiata Forneria Marconi, o semplicemente PFM.
Il gruppo rock progressivo italiano si è formato nel 1970 a Milano. La formazione originale includeva Franz Di Cioccio (batteria, voce), Franco Mussida (chitarra, voce), Flavio Premoli (tastiere, voce), Mauro Pagani (violino, flauto, voce), Giorgio Piazza (basso) e Claudio Simonetti (tastiere) . Successivamente, la formazione ha subito alcuni cambiamenti.
La PFM è considerata uno dei gruppi pionieri e di maggior successo del rock progressivo italiano. La loro musica si caratterizzava per l’uso di strumentazione classica, come violino e flauto, combinata con sonorità rock, creando un suono distintivo e innovativo.
Il loro album di debutto del 1972, intitolato “Storia di un minuto”, ottenne un grande successo, seguito da altri album influenti come “Per un amico” (1972), “Photos of Ghosts” (1973) e “Chocolate Kings” ( 1975). PFM è conosciuto per brani strumentali complessi e liriche poetiche.
La band ha ottenuto il riconoscimento internazionale e si è esibita in numerosi concerti e festival in tutto il mondo. PFM ha continuato ad esistere anche dopo i cambiamenti nella formazione, con Di Cioccio come membro fondatore costante.
Oltre alla loro attività discografica, PFM ha realizzato colonne sonore per film e ha collaborato con artisti di diversi generi musicali. Il loro contributo al rock progressivo italiano è stato fondamentale, influenzando numerose band successive.
Resteranno per sempre nella storia della musica i loro arrangiamenti di alcune canzoni di Fabrizio De André fissati nella memoria generale dallo storico concerto del 3 gennaio 1979 in cui il cantautore genovese si esibì insieme alla band fondata da Franz Di Cioccio.