Aperture straordinarie a Palazzo Braschi per raccontare il legame tra Roma e Canova
“Canova. Eterna bellezza”, è la mostra evento inaugurata il 9 ottobre a palazzo Braschi a Roma dedicata al grande scultore veneziano. L’esposizione, curata da Giuseppe Pavanello e prodotta dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Arthemisia, sarà visibile fino al 15 marzo 2020. A seguito del grande successo della mostra, per tutto il mese di novembre saranno previste aperture straordinarie fino alle 22,00.
La mostra “Canova.Eterna bellezza”
Ben 170 opere provenienti da collezioni e Musei italiani e stranieri (tra cui l’Ermitage di San Pietroburgo), puntellano le sale di palazzo Braschi per raccontare il legame tra la città di Roma e Canova. La mostra è suddivisa in 13 sezioni che raccontano l’arte di Canova e il contesto storico artistico che scultore trovò al suo arrivo a Roma nel 1779. Attraverso soluzione illuministiche di grande suggestione, l’esposizione vuole rievocare l’atmosfera soffusa, a lume di torcia, che caratterizzava l’atelier di Canova in via delle Colonnette. Qui, lo scultore mostrava le proprie opere agli ospiti, di notte… La mostra accompagna il visitatore nel mondo artistico di Canova, fatto di un profondo legame con il mondo classico ma anche intriso di una forte modernità. Canova infatti è considerato l’ultimo degli antichi e il primo dei moderni. Egli reputava inammissibile restaurare marmi antichi, perché, in quanto antichi, intoccabili; in egual misura considerava indegno per un artista creatore realizzare copie di sculture classiche.
Il legame tra Roma e Canova
Al suo arrivo a Roma, Canova rimase fortemente colpito dai tesori dei Musei Capitoli, dei Musei Vaticani e dalle raccolte farnese che iniziò a studiare minuziosamente. Il successo, a livello internazionale, arrivò a soli 26 anni con il Monumento sepolcrale di Clemente XIV ai Santi Apostoli. Da quel momento, fu tutta un’ascesa. E il suo grande successo partì proprio da Roma, la città più famosa al mondo per le sue bellezze che gli garantì quel successo in vita di cui pochi artisti godettero. A Roma Canova divenne l’artista più famoso del tempo, al punto da essere presente non solo in tutte le corti ma anche nella gestione della salvaguardia del patrimonio culturale. A Canova infatti vennero affidate incarichi e mansioni che venivano conferite unicamente a membri dell’aristocrazia o del clero. La vita e il lavoro di Canova quindi, erano così intrisi di romanità che il suo nome è inscindibile dalla quello della città eterna.
La mostra “Canova. Eterna bellezza” è organizzata con Zètema Progetto Cultura e realizzata in collaborazione con l’Accademia Nazionale di San Luca, Gypsotheca e con il Museo Antonio Canova di Possagno.