Il Governo ha presentato la legge di stabilità e ha mantenuto il suo intento di arginare l’evasione del canone Rai. La tassa si pagherà nella bolletta della luce e passerà nel 2016 da 113,50 a 100 euro e, nel 2017, a 95 euro. Volenti o nolenti, gli intestatari di un’utenza domestica di energia elettrica potrebbero trovarsi una voce in più (quella relativa alla tassa sulla tv) in bolletta. Una manovra sicuramente discutibile.
Si rischia di generare confusione
Come prima cosa, pensare di far ricadere il pagamento su tutti gli intestatari di un contratto di energia elettrica è sbagliato, perché si dà per scontato che questi siano tutti in possesso di una tv. In secondo luogo, l’introduzione del canone Rai in bolletta comporterebbe una gran confusione per il consumatore: si finirebbe per non sapere più quanto effettivamente si paga per l’energia elettrica e per il cittadino sarebbe difficile orientarsi. Nella bolletta della luce, inoltre, sono già presenti diversi oneri fiscali ed è impensabile che lo Stato inizi a utilizzarla per fare cassa.
È il momento di dire basta
Al momento il canone Rai è una tassa dello Stato e come tale va pagata. Per sapere tutto sul canone puoi consultare lo speciale che abbiamo dedicato proprio a questa tassa. Ma fare il proprio dovere di cittadino non significa rinunciare a far sentire la propria voce. Per superare sprechi e inefficienze che, da tempo, contraddistinguono la gestione antieconomica della Rai abbiamo organizzato una petizione per chiedere l’abolizione del canone.