Il pagamento del canone Rai potrebbe passare dalla bolletta elettrica allo smartphone. E’ questa una delle ipotesi attualmente al vaglio del ministero dell’Economia, così come annunciato dallo stesso ministro Giorgetti in audizione in commissione di Vigilanza. Nel suo discorso, Giorgetti ha riferito anche sulla possibilità di abolire il canone e di razionalizzare le spese della Rai.
Canone Rai dalla bolletta all’utenza di telefonia mobile
C’era una volta il televisore per il cui possesso fu introdotta una tassa chiamata, appunto, canone. Ricordiamo, infatti, che pur chiamandosi canone Rai, la tassa è legata al possesso di un apparecchio televisivo e non alla possibilità di guardare i programmi delle reti Rai. Con l’avvento delle piattaforme streaming, anche la Rai è approdata al digitale. Ora, dunque, i programmi del servizio pubblico si possono guardare anche da altri dispositivi quali il pc, lo smartphone o il tablet.
Nell’ottica di una riforma del canone Rai, dunque, una delle ipotesi al vaglio del ministero potrebbe essere legare il pagamento del canone al possesso di un device diverso dall’apparecchio televisivo.
Quando sparirà il canone Rai?
L’ipotesi di abolire il canone Rai torna alla ribalta della riflessione a cadenza regolare. Durante l’audizione in commissione di Vigilanza, il ministro Giorgetti ha riferito di diverse interlocuzioni con la Commissione europea per verificare se l’abolizione del canone Rai rientri negli obiettivi del PNRR. In questo caso sarebbe direttamente collegato all’erogazione della terza rata del finanziamento. Rata che prevede, tra l’altro, la progressiva rimozione dell’obbligo per i fornitori di riscuotere oneri non collegati al settore dell’energia. La scelta di far pagare il canone attraverso la bolletta elettrica è stata difesa dal ministro come la soluzione più più semplice per assicurarsi il versamento. La Commissione europea ha risposto che tali oneri possano continuare a essere riscossi attraverso la bolletta dell’energia elettrica così come disposto dalla Legge di Bilancio 2023.
Cosa finanzia il canone Rai?
Attualmente il canone, la cui quota ammonta a 90 euro l’anno. E’ suddiviso in rate sulle bollette dell’energia elettrica, genera un “tesoretto” annuo pari a 1,85 miliardi di euro. La cifra è destinata, come ha ricordato Giorgetti, quasi integralmente alla Rai. Fa eccezione una quota di 110 milioni annui assegnata al Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione. Considerato l’indebitamento della Rai, salito da 500 a 550 milioni è al vaglio del ministero un’operazione di razionalizzazione che dovrebbe contemporaneamente ridurre la quota versata dagli utenti e andare a supportare gli investimenti finora sostenuti dalla Rai.
In copertina foto di Jonas Leupe su Unsplash