Dopo mesi in cui le persone si sono dovute fermare ripensando il proprio presente e futuro, diventa quanto mai importante ripartire facendo leva su comportamenti virtuosi che incidano positivamente sulla ripresa anche in Campania. In questa direzione si inserisce la second hand economy, una forma di economia circolare sempre più rilevante, che può rappresentare una risposta concreta non solo per le persone, ma anche per il Paese e per il pianeta, generando valore reale in modo sostenibile. La conferma arriva dalla sesta edizione dell’Osservatorio Second Hand Economy condotto da BVA Doxa* per Subito, piattaforma n.1 in Italia per vendere e comprare con oltre 13 milioni di utenti unici mensili**, che ha evidenziato come il valore generato dalla compravendita dell’usato nel 2019 sia di 24 miliardi di euro, pari all’1,3% del PIL italiano, in costante aumento grazie soprattutto all’online, che pesa 10,5 miliardi di euro, ovvero il 45% del totale.
Un trend confermato anche in Campania, che si posiziona al terzo posto tra le regioni italiane per volume d’affari, con 2,4 miliardi di euro, il 10% sul totale. Il 74% dei napoletani che fa second hand ha comprato e/o venduto almeno una volta ogni 6 mesi, il 64% dei campani l’ha fatto online e ha guadagnato in media € 943 all’anno.
IL MERCATO SECOND HAND IN CAMPANIA E A NAPOLI
In Italia, l’online gioca un ruolo di primo piano nella crescita dell’economia dell’usato, basti pensare che è responsabile del 70% della crescita assoluta anno su anno (700 milioni su 1 miliardo). Nel 2019 pesa € 10,5 miliardi, il 45% del totale. Tra i campani che nel 2019 hanno acquistato o venduto oggetti usati, il 64% ha scelto di farlo online, il canale privilegiato soprattutto per la sua velocità (75% vs 79% dei napoletani), ma anche per la sua accessibilità (47% vs 46%), semplicità e comodità di utilizzo (38% vs 36%) e convenienza (33% vs 36%). Motivazioni che guidano in particolare chi vende (73% vs 70%), dove l’online è il canale preferito.
Cosa comprano i campani online? Principalmente Casa&Persona (79%), Sports&Hobby (74%), Elettronica (70%) e Veicoli (45%). Categorie più comprate online:
- Arredamento e Casalinghi (40%)
- Libri e riviste (39%)
- Informatica (34%)
- Abbigliamento e accessori (28%)
Oggetti usati più venduti nel 2019: Abbigliamento e accessori (6 di media, in linea con il dato nazionale), seguiti da Libri e Riviste (5).
E i napoletani? Casa&Persona (82%), Elettronica (77%), Sports&Hobby (73%), e Veicoli (45%). Categorie più comprate online:
- Informatica (46%)
- Arredamento e Casalinghi (43%)
- Libri e riviste (37%)
- Abbigliamento e accessori (27%)
Oggetti usati più venduti nel 2019: Libri e Riviste e Abbigliamento e accessori (5 di media).
Per quanto riguarda la vendita online, i campani vendono principalmente oggetti della categoria Casa&Persona (66%), Elettronica (57%), Sports& Hobby (61%) e Veicoli (25%). Categorie più vendute online:
- Abbigliamento e accessori (29%)
- Arredamento e casalinghi (27%)
- Informatica (17%)
Per quanti riguarda gli oggetti usati più venduti nel 2019, vincono gli Articoli per bambini (di media 7 a persona) seguiti da Libri e riviste a pari merito con Arredamento e casalinghi (6), Abbigliamento e accessori (5) e Musica e Film (4).
Se si guarda invece ai napoletani, anche qui si vende prima di tutto nella categoria Casa&Persona (75%), Elettronica (61%), Sports& Hobby (54%) e Veicoli (29%). Categorie più vendute online:
- Abbigliamento e accessori (42%)
- Arredamento e casalinghi (29%)
- Informatica (15%)
Tra gli oggetti usati più venduti nel 2019 spiccano Libri e Riviste parimerito con Abbigliamento e accessori e Articoli per bambini (6 di media), seguiti da Arredamento e Casalinghi, Musica e Film (5).
GLI ASSET VALORIALI: SOSTENIBILITÀ, UNICITÀ E RISPARMIO
In linea con quanto registrato a livello nazionale, comprare e vendere usato si conferma al quarto posto tra i comportamenti sostenibili più diffusi in Campania e nella città di Napoli (49% vs 60% Napoli), subito dopo la raccolta differenziata (96% vs 99%), l’acquisto di lampadine a LED (75% vs 76%) e di prodotti a km 0 (52% vs 58%). In linea con quanto registrato lo scorso anno, continua a crescere l’importanza che viene data all’aspetto valoriale nella decisione di fare second hand, perché porta vantaggi non solo a livello personale, ma anche ambientale e sociale. L’economia dell’usato è quindi sempre di più una scelta sostenibile (48% vs 51% Napoli), intelligente e attuale (42% vs 44%), ma anche un modo per dare valore alle cose (40% vs 41%).
Tra le motivazioni che guidano i cittadini della Campania e i napoletani nella scelta di fare second hand spicca al primo posto la necessità di risparmiare (58% vs 63% Napoli), confermando la possibilità di fare un buon affare come condizione essenziale nella compravendita dell’usato. Segue la possibilità di trovare pezzi unici o vintage (55% vs 52%) e chi lo considera un modo di intelligente di fare economia (42% vs 48%), avvalorando la tesi dell’economia dell’usato come un circolo virtuoso grazie al quale gli oggetti che hanno vissuto una prima vita, ne possono vivere una seconda, ma anche una terza o una quarta. Non manca poi la volontà di contribuire all’abbattimento degli sprechi e al benessere ambientale attraverso il riutilizzo (36% vs 30%). Il 42% dei campani e il 47% dei napoletani che acquistano usa l’oggetto e poi lo regala quando non serve più, il 13% dei campani e il 10% dei napoletani lo colleziona e il 7% dei campani e l’8% dei napoletani prova a rivenderlo.
Tra le ragioni che spingono invece alla vendita, in linea con il dato nazionale il primo driver resta sempre la voglia di decluttering e la necessità di liberarsi del superfluo (72% vs 70% napoletani), mentre il 43% dei campani e il 42% dei napoletani vende perché crede nel riuso ed è contro gli sprechi, il 37% dei campani e il 38% dei napoletani per guadagnare e il 20% dei campani e il 21% dei napoletani perché desidera reinvestire il guadagno per comprare oggetti nuovi o usati. Esistono poi delle occasioni che favoriscono la vendita, come l’inutilizzo prolungato (70% vs 73% napoletani), la voglia di passare a un modello superiore (32% vs 38%), cambiamenti di tipo famigliare (18% vs 19%) oppure un trasloco (18% vs 14%). Tendenze che vengono confermate anche dall’uso che viene fatto dei soldi guadagnati dalla vendita, che vengono per lo più conservati per l’economia di casa (35% vs 37% napoletani) ma utilizzati anche per acquistare altri oggetti usati (27%) oppure nuovi (20% vs 23%).
LE PROSPETTIVE DELL’ECONOMIA DELL’USATO SECONDO I NAPOLETANI
L’economia dell’usato in Campania negli ultimi anni ha vissuto una vera e propria evoluzione continua, che l’ha vista crescere e diventare sempre più rilevante. Per il 77% degli intervistati napoletani la second hand economy è destinata a crescere ancora nei prossimi cinque anni, diventando sempre più una scelta consapevole e green (53%), un ottimo strumento per risparmiare (44%)e un