E come se non bastasse per la regione Campania è stata prevista una riduzione di spesa di 400 milioni di euro. Da Palazzo Santa Lucia arriva la non certa lieta notizia. Il Governo Renzi ha dichiarato che questi tagli sono necessari ai fini della manovra messa in atto. A storcere il naso sulle decisioni renziniane è Stefano Caldoro dichiarando: Noi siamo pronti ad aprire un confronto con il Governo, con questa misura vengono meno due patti, si pone un tema di affidabilità istituzionale. La sottrazione di risorse andrà a sfavore dei trasporti e della sanità, i settori più colpiti dalla crisi. Parliamo di una riduzione dell’80% per servizi legati al trasporto e alla sanità, mentre l’altro 20% sarà smaltito tra il sociale e le imprese. Più tasse e ospedali chiusi dichiara il ministro Maroni per la sua Lombardia che rischierebbe di chiudere circa 10 ospedali limitando anche il Trasporto Pubblico. Una manovra da brividi. Meno servizi e più tasse. Meno benessere e aumento di disagi per chi è già allo stremo. Proprio in questo periodo dove la Sanità dev’essere tutelata e a cui devono essere affidate le maggiori risorse disponibili per la messa in sicurezza dei cittadini italiani per la cura del virus Ebola, viene sottratta di quel poco che le è rimasto. Una decisione deludente e precaria che andrà a destabilizzare la già fragile impalcatura economico-sociale del paese, sino a farla crollare del tutto. Caldoro è riuscito, seppur a piccoli passi, a distribuire le risorse tra scuola, settori infanzia, anziani, ma tutto questo subirà delle catastrofiche conseguenze sui conti della Regione. Un’inversione di tendenza che non produrrà alcuno choc positivo sulla domanda e sui consumi. Il fronte dei governatori è praticamente unanime nel dichiarare l’insostenibilità della decisione presa dall’esecutivo. Per Renzi, la Legge di Stabilità diviene necessaria nella misura in cui si desidera ridurre le tasse, e questo può essere fatto solo tagliando spese e pretese. Contrariamente da quanto dichiarato da Chiamparino presidente della regione Piemonte, il quale minaccia di lasciare il proprio incarico pure di non pagare l’Irpef. Propone una logica di contrattazione e collaborazione reciproca. Per Brunetta, la manovra di Renzi? E’ una vera e propria caramella avvelenata: Aumenterà la pressione fiscale, aumenterà il deficit, il giudizio dei mercati sarà sempre più negativo , lo spread aumenterà e il sistema sarà al collasso. Abbiamo la certezza della spesa ma Renzi non ci dice con quali fondi coprirà queste sue politiche. Nell’attesa, il cittadino medio italiano inizia a fare i conti anche con quei pochi euro rimasti in tasca.