I costruttori hanno incontrato l’assessore Regionale Forlenza
“Le aggiudicazioni dei Lavori Pubblici e l’impatto del nuovo regolamento regionale dei contratti”. Questo il tema al centro dell’incontro che l’Acen e l’Ance Campania hanno realizzato per mettere a confronto la regione Campania con il mondo delle costruzioni su tematiche fondamentali per la ripresa del comparto. Il nuovo regolamento, predisposto a dicembre scorso dalla Regione Campania, potrebbe infatti sancire la fine dei ribassi anomali negli appalti dei Lavori pubblici, fenomeno che penalizza le aziende serie e strutturate, rappresentate dall’Acen e dall’Ance Campania. La disciplina, firmata dall’Assessore Forlenza, contiene inoltre concrete misure volte a rendere più snella e precisa la normativa, contribuendo a riordinare un settore in cui tempo e risorse economiche finiscono troppo spesso per essere male utilizzate a causa della farraginosità del sistema. “Il regolamento dà risposta a diverse criticità del mercato edile: innanzitutto tende a ridurre la forbice esistente tra le opere aggiudicate e quelle bandite” – ha affermato Rodolfo Girardi, presidente dell’Acen. “Negli ultimi due anni, per esempio, la differenza si è attestata mediamente intorno al 41%, una percentuale enorme. Il regolamento – ha aggiunto Girardi – contiene anche altri elementi utili a contenere i ribassi anomali e a sostanziare la validazione dei progetti. Dunque positivo il nostro giudizio sul complesso di norme approvato dalla Regione Campania – ha concluso il presidente dei costruttori napoletani – anche se va segnalato un enorme problema che tuttora sussiste: i ritardati pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione, che rischiano di strangolare il sistema produttivo napoletano e campano, già gravemente compromesso dalla crisi”. “La Campania è la prima regione d’Italia che si è dotata di questo strumento attuativo, a dimostrazione di un forte e rinnovato impegno per fornire agli amministratori strumenti efficaci anche per prevenire i rischi di infiltrazioni della criminalità negli appalti pubblici” – ha chiarito l’assessore Regionale ai Lavori Pubblici Oberdan Forlenza. “Ai temi della legalità sono legati infatti alcuni punti qualificanti del regolamento, a partire dalla disciplina della Valutazione di Impatto Criminale, prevista dalla legge regionale per tutelare la legalità degli appalti nella fase di esecuzione dei lavori, dei servizi e delle forniture. Fondamentale – ha continuato l’assessore – sarà anche l’applicazione della verifica di congruità delle offerte, grazie alla quale viene istituito un sistema di valutazione delle offerte anomale. “Tutto questo è stato possibile – ha concluso Forlenza – anche grazie al continuo lavoro di concertazione con le associazioni di Categoria come l’Acen, con le organizzazioni sindacali e con gli ordini degli ingegneri e degli architetti, rappresentati nella Conferenza Regionale degli Appalti”. L’ascolto continuo e la volontà politica, quindi, quali motori di regole certe sul piano della legalità , della trasparenza e della semplificazione amministrativa.”Oggi mostriamo a tutti i protagonisti del settore delle costruzioni il frutto di un incrocio virtuoso di competenze amministrative, quelle della Regione Campania, e tecniche, messe in campo da noi costruttori – ha commentato Nunziante Coraggio, presidente di ANCE Campania. “Insieme all’assessore Forlenza ritengo sia stato sviluppato uno strumento di grande importanza per il sistema degli appalti pubblici, a condizione che le amministrazioni locali si dimostrino capaci nell’applicazione della norma quanto lo è stata la Regione nel confezionarla”.”Il regolamento dà finalmente risposte a problematiche annose – ha spiegato Aldo Checchi, vicepresidente di ANCE Campania con responsabilità per i Lavori pubblici – fissa una voce precisa nei capitolati d’appalto riservata all’adeguamento prezzi, mette a norma con grande efficienza il trattamento dei rifiuti di cantiere, fornisce indicazioni univoche per stabilire la congruità delle offerte, solo per fare alcuni esempi”. A supporto del confronto sono stati resi noti i dati sulle aggiudicazioni nel settore delle opere pubbliche emergono dal quinto numero di I.Co.Na. – Industria Costruzioni Napoli dati&mercato, il periodico che l’Acen redige in collaborazione con Cresme Ricerche e mensilmente analizza l’andamento del mercato delle costruzioni.
Opere pubbliche
Dall’analisi dei dati risulta evidente, dunque, che le nuove opere pubbliche, in Campania e a Napoli, pesano in misura maggiore più di quanto accada in Italia. La “fetta” di opere pubbliche (nuovo + rinnovo) cresce via via che ci si sposta dall’Italia alla Campania e, ancor più, a Napoli.
Divario tra le opere pubbliche bandite e aggiudicate
Troppo ampio, come accennato, il divario tra le opere pubbliche bandite e aggiudicate (negli ultimi due anni la forbice si attesta al 31% in termini di numero di bandi e al 41% se si considerano i soli importi degli stessi bandi).
Tendenza ai ribassi anomali
Il fenomeno, che presenta punte massime nelle province di Napoli e Caserta, ha un valore medio del 30%, con picchi del 50% e vede nei committenti pubblici i principali protagonisti. Circa l’80% del mercato è infatti di competenza degli Enti territoriali, in particolar modo dei Comuni.
I ribassi anomali sono ascrivibili alla concorrenza esasperata nel mercato dei lavori pubblici locali ed al sistema di qualificazione delle imprese che vede in Campania il più elevato numero di imprese attestate SOA (4.806) rispetto a tutte le regioni italiane.
Durante l’incontro vi sono stati anche gli approfondimenti tecnici a cura di: Donato Carlea, Provveditore alle Opere Pubbliche della Campania; Paolo Del Vecchio – Avvocato dello Stato – Consulente Assessorato Regionale Opere Pubbliche; Enrico Soprano – Avvocato Amministrativista e Roberto Correro – Capo ripartizione Edilizia e Patrimonio Università Federico II.