La nuova legge, attesa ben 34 anni, intende promuovere gli strumenti e le iniziative per la diffusione della pratica sportiva, con particolare riferimento ai soggetti svantaggiati e ai diversamente abili, e delinea i contenuti della pianificazione triennale regionale dello sport e delle attività motorie.
Per favorire, poi, la presenza sul territorio di impianti e attrezzature sportive, si è puntato ad incentivare la partecipazione dei privati alla loro realizzazione anche mediante il ricorso alla finanza di progetto e vengono individuati gli impianti sportivi da recuperare e da rilanciare; al fine di favorire l’integrazione degli interventi a favore dello sport.
Sono previste diverse forme di collaborazione con le Università, con l’amministrazione scolastica regionale, con le associazioni professionali del settore.
E’ prevista anche l’istituzione del Musei dello sport, delle associazioni e degli enti sportivi quali strumenti di promozione e di avvicinamento alla cultura sportiva.
E’ una legge che prevede una serie di provvedimenti che puntano:
1) a sostenere il talento con l’istituzione del registro dei giovani fino a 25 anni ai quali la Regione può concedere contributi (elenco nel quale è inserita un’apposita sezione per gli atleti diversamente abili, ma senza limiti d’età);
2) a supportare con il contributo di Coni e Associazioni sportive il sistema di impiantistica sportiva;
3) ad incentivare la professionalità e l’occupazione attraverso il riconoscimento (anche qui unico caso in Italia) del diploma di laurea in educazione fisica, e l’obbligo per le palestre di dotarsi di personale altamente qualificato sia per l’insegnamento dello sport che per il controllo sanitario;
4) a statuire, per chi svolge attività sportiva agonistica, anche l’introduzione della carta elettronica dello sport che dovrà contenere tutti i dati relativi allo stato fisico dell’atleta.