Per effetto di un provvedimento del commissario alla Sanità (che poi è lo stesso Presidente della Giunta Regionale) , a partire da oggi viene innalzato da 13 mila a 15 mila euro il limite reddituale per accedere all’esenzione E10 (patologia cronica o malattia rara), condizione che appartiene al 50% circa dei cittadini.
Dopo l’abolizione della quota regionale sulla compartecipazione in vigore dal primo gennaio scorso, continua l’attività per rendere efficace ed allargare l’esenzione, avviata nell’ottobre scorso in conseguenza del completamento del rientro dal debito, con la riduzione dei ticket sanitari nella farmaceutica, l’assistenza specialistica ambulatoriale e le prestazioni termali, i codici bianchi di pronto soccorso.
La prossima scadenza è prevista per il primo maggio. A partire da questa data, la stessa esenzione totale, con le medesime condizioni di patologia cronica e/o malattia rara, toccherà ai soggetti appartenenti ad un nucleo familiare con reddito complessivo compreso tra 36 mila 151 euro e 50 mila. Questo perché il Ministero dell’Economia ha comunicato che non sono ad oggi pronti tutti i dati relativi ai redditi e ai componenti dei nuclei familiari.
La Campania è l’unica regione d’Italia ad aver previsto la correlazione del ticket ad un doppio parametro, ovvero le fasce di reddito e il numero dei componenti del nucleo familiare. E’ un sistema che assicura un elevato livello di certezze, che produce come conseguenze esenzioni certe. Altre regioni, come la Toscana, l’Emilia, l’Umbria, hanno legato il ticket al reddito dei pazienti ma nessuna ha creato questo sistema che attribuisce automaticamente il codice di esenzione, se spettante, sulla base dei dati in possesso dell’Agenzia delle Entrate e dell’INPS.
Il decreto stabilisce altresì che le Asl rendano disponibili in tempo reale al Sistema TS (Tessera Sanitaria) gli elenchi aggiornati degli esenti per patologia e/o malattia rara entro il 30 aprile, e che la presentazione delle autocertificazioni da parte dei pazienti non presenti nelle liste possa avvenire dopo 15 giorni dall’entrata in vigore delle rimodulazioni, al fine di evitare inutili adempimenti a quelli non a conoscenza dell’esenzione attribuita automaticamente.
Certo le elezioni per il rinnovo del consiglio regionale si avvicinano a passi da gigante e a pensar male si fa peccato ma… intanto i cittadini sono ben contenti di prendersi qualche cosa che almeno non assomiglia alla solita bastonata per mano pubblica.