(Adnkronos) – Sonno ristoratore, regolarità dei pasti e prima colazione da non saltare mai. Questi alcuni consigli degli esperti dell’Istituto superiore di sanità per più di 7 milioni di bambini e adolescenti alle prese con la prima campanella dopo 3 mesi di vacanze che favoriscono lo spostamento in avanti del ritmo sonno-veglia e una dieta poco scandita da orari, entrambe situazioni che potenzialmente contrastano con una buona ripresa delle attività scolastiche, che richiedono attenzione, concentrazione e la giusta energia.
Mai saltare la colazione prima della campanella
Per molti studenti i primi di settembre rappresentano quindi il momento per recuperare una regolarità perduta, o di conquistarne una nuova, a partire dal riposo e dalla dieta. Il sonno – fanno sapere dall’Iss – è il modo che il nostro organismo usa per ricaricarsi delle energie spese durante il periodo di veglia, ed è cruciale per il consolidamento della memoria e per la concentrazione. Dormire bene e a sufficienza favorisce l’apprendimento e la memorizzazione e lungo termine e anche la gestione delle emozioni. Le raccomandazioni degli esperti per la popolazione in età scolare sono di dormire tra le 9 e le 11 ore a 6-13 anni e tra le 8 e le 10 ore a 14-17.
Bambini e adolescenti hanno esigenze e orari diversi: i bambini possono avere difficoltà ad addormentarsi da soli, mentre gli adolescenti hanno una tendenza naturale a rimanere svegli fino a tardi per via del cambiamento dei ritmi biologici. E per gli adolescenti può essere difficile autoregolarsi nel ritmo sonno-veglia o nell’uso dei dispositivi elettronici, soprattutto la sera quando sono rilassati nella loro camera. È quindi importante che i genitori diano delle regole per aiutare i figli a gestire i ritmi quotidiani e che queste regole si comincino a seguire con qualche giorno di anticipo sul suono della prima campanella. Il buon sonno favorisce la gestione delle emozioni: i bambini e gli adolescenti che dormono poco possono diventare scontrosi, irritabili, aggressivi, con ripercussioni sul loro rapporto con le regole e anche con i compagni e gli insegnanti.
L’indagine Iss ‘Dipendenze comportamentali nella Generazione Z’
Non solo. La mancanza di sonno e la cattiva qualità del sonno possono essere anche associate al rischio di sviluppare dipendenze da videogiochi, da smartphone da socialnetwork, con ricadute sulle prestazioni scolastiche, oltre che sulla salute fisica e sulla socialità. Dall’indagine Iss ‘Dipendenze comportamentali nella Generazione Z: uno studio di prevalenza nella popolazione scolastica (11-17 anni) e focus sulle competenze genitoriali’ condotta tramite questionari sui nati tra gli anni Novanta del XX secolo e i primi anni Duemiladieci, risulta che tra sonno e dipendenze c’è una relazione.
Gli 11-13enni che presentano un rischio di sviluppare dipendenza da social media (Social Media Addiction-SMA) manifestano anche una peggiore igiene del sonno rispetto ai loro coetanei che non manifestano questo rischio: il 49,4% di loro dorme meno di 6 ore a notte e quasi il 30% impiega più di 45 minuti per addormentarsi. E tra gli studenti e le studentesse 14-17enni a rischio di SMA, l’85% circa ha dichiarato una qualità del sonno non buona.
Studenti e studentesse
Gli studenti e le studentesse che fanno parte del gruppo a rischio di dipendenza da videogiochi (Internet Gaming Disorder – IGD) e che hanno tra 11 e 13 anni, hanno anche una peggiore igiene del sonno: il 30,6% ha dormito meno di 6 ore a notte nel mese antecedente l’intervista e quasi il 25% impiega più di 45 minuti per addormentarsi. Ha dichiarato una qualità del sonno non buona il 71,5% dei 14-17enni a rischio IGD. Gli studenti e le studentesse che mostrano comportamenti compatibili con una dipendenza da cibo (Food Addiction – FA ossia un disturbo del comportamento che si manifesta con un bisogno di mangiare compulsivo) hanno anche una peggiore qualità del sonno.
Nella popolazione 11-13 anni il 40,8% di coloro che presentano FA grave ha dormito meno di 6 ore a notte nel mese prima dell’intervista, e il 28,8% ha impiegato più di 45 minuti per addormentarsi. Stessa tendenza tra i 14-17enni: in questo caso, chi mostra un profilo di FA grave ha dichiarato per l’87% una cattiva qualità del sonno. Per affrontare meglio il rientro tra i banchi di scuola, l’Iss raccomanda di non saltare la colazione.
Sorveglianza HBSC-Italia 2022
Dal terzo rapporto tematico della Sorveglianza HBSC-Italia 2022 (Health Behaviour in School-aged Children: le abitudini alimentari, lo stato ponderale e l’attività fisica degli adolescenti ) risulta che il 26,8% degli adolescenti non consuma ‘mai’ la colazione. Ma dei tre pasti della giornata la colazione è il più importante, perché interrompe il digiuno più lungo, quello notturno, e questo ha un impatto forte sul metabolismo. Se fare colazione è quindi una buona abitudine per chiunque, in particolare lo è per chi deve mantenere un buon livello di concentrazione durante tutta la mattina, e quindi per gli studenti.
La colazione è influenzata dalle abitudini familiari e dalla cultura di provenienza: c’è chi fa colazione con uova, chi con salmone, chi con pane e marmellata. Per gli esperti Iss se si segue una dieta bilanciata nelle 24 ore, si può fare colazione come si vuole ma nella composizione del primo pasto del giorno non dovrebbero mancare i carboidrati integrali che non sono i ‘cereali’ tipo cornflakes, ma pane integrale o fette biscottate integrali.
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