Le accuse contestate vanno dall’associazione a delinquere di stampo mafioso, alle estorsioni e a due omicidi
Ventotto persone sono state arrestate nel corso di un blitz anticamorra dei Carabinieri del Comando Provinciale di Caserta eseguito a Maddaloni. Gli indagati farebbero parte del clan capeggiato da Antonio Farina, collegato alla cosca dei Casalesi e dei Belforte, attivo a Marcianise, comune alle porte di Caserta. Gli indagati sono accusati di associazione mafiosa, omicidio, detenzione illegale di armi e di oltre 100 estorsioni poste in essere nei confronti di imprenditori e commercianti del casertano. I carabinieri del Comando Provinciale di Caserta e della compagnia di Maddaloni hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice delle indagini preliminari presso il Tribunale di Napoli su richiesta dei pm della Direzione Distrettuale Antimafia. Tra gli arrestati vi è anche il presunto boss Antonio Farina, mentre e’ sfuggito alla cattura il boss D’Albenzio, capo dell’altra cosca attiva a Maddaloni. Arrestata invece la moglie di d’Albenzio.
Inoltre le Forze dell’ordine hanno appurato che la ‘famiglia’ Belforte, oggi è alleata con i Casalesi ai quali versa il 50% delle estorsioni compiute ai danni delle aziende dell’Agro Aversano che operano nel territorio di Marcianise e Maddaloni. Tra gli arrestati anche Franco Passarelli, 44 anni, figlio di Dante, l’imprenditore titolare della Ipam, considerato negli anni ’90 il ‘cassiere’ dei Casalesi. Le accuse contestate vanno dall’associazione a delinquere di stampo mafioso, alle estorsioni e a due omicidi.