C’è chi ha lasciato la città ed un rassicurante ufficio per trasferirsi in una casa nel bosco, tra animali e campi da coltivare. Chi ha scelto di ritirarsi su un angolo di Appennino per accogliere gente di tutto il mondo nella quiete della campagna. Chi ha trasformato un casolare diroccato in una residenza d’artista, chi ha recuperato una storica cantina e chi ha preso spunto dalle tradizioni della nonna per dare origine ad una pasticceria d’autore in un piccolo borgo di montagna. L’Emilia è ricca delle storie delle persone che hanno avuto il coraggio e l’intraprendenza di cambiare vita.
Persone che hanno trovato tra gli scenari naturali delle province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia, i luoghi ideali per reinventarsi, seguendo ideali e talenti. Volti, sorrisi e competenze che oggi rendono preziosa la Rete Food & Wine di Visit Emilia. Graziella Urso e Mauro Turini avevano un’agenzia di pubblicità vicino Milano, ma spinti dall’amore verso gli animali hanno deciso di lasciare la città e provare una nuova vita in Val di Taro. Qui tra i boschi e il paesaggio dell’Appennino emiliano hanno aperto nel 2000 l’Agriturismo Ca’ Bianca di Ostia Parmense, casale in pietra, oggi con piscina, da cui ammirare la vallata e concedersi il meritato riposo.
«Eravamo alla ricerca di un luogo speciale – racconta Graziella -. Un giorno, Mauro ha deciso di portarmi a Borgo Val di Taro. Quando ho visto la valle con il fiume ho capito che quello sarebbe stato il nostro posto». Venduta la casa della madre, Graziella e Mauro hanno acquistato una cascina diroccata che hanno completamente restaurato. Con l’idea di creare un luogo di ospitalità immerso nella natura, si sono ritrovati, con intraprendenza, anche a fare gli agricoltori, presupposto per aprire un agriturismo. Dopo corsi di formazione e tanto impegno hanno cominciato a coltivare. «Nel mio dna c’era l’amore per questo lavoro. Da piccola vivevo in fattoria con il nonno».
La passione per la cucina, invece, accomunava entrambi dall’inizio, da quando a Milano invitavano gli amici a cena che li incitavano a farne una professione. Oggi coltivano un grande orto, da cui nascono la frutta e la verdura che arricchiscono i loro piatti, ospitano turisti, producono marmellate, biscotti che vendono anche online, tra alberi di albicocche, ciliegie, prugne e mele, galline ovaiole, cavalli, due asinelle, un pony, cani, gatti. L’agriturismo è specializzato anche nelle vacanze con i cani, con un campo di Agility Dog e volendo attività cinofile formative. «È una vita più faticosa, ma è bellissimo alzarsi al mattino, aprire le finestre e respirare il profumo dei boschi».