Il cambiamento climatico, mai come quest’anno, lo abbiamo vissuto sulla nostra pelle. Interi mesi senza piogge, un’estate lunghissima, alluvioni, frane, 0 termico ad altissime quote. In questo finale di anno stiamo stiamo sperimentando, a diverse latitudini, situazioni estreme.
L’ondata di gelo negli Stati Uniti
Natale sotto la neve per gli Stati Uniti che dal 23 dicembre scorso sono stati travolti da un’ondata di gelo polare. La tempesta di neve che ne è scaturita ha interessato la zona tra i Grandi Laghi e il confine con il Canada e la zona tra il Texas e il Messico. Gli Stati più colpiti sono New York, Ohio, Missouri, Kansas, Kentucky, Vermont, Wisconsin, Montana e Colorado portando le temperature a -40°. Buffalo, nello Stato di New York, è la città più colpita. Le cascate del Niagara, sempre nello Stato di New York, si sono ghiacciate. Oltre a paesaggi incantati, la tempesta di neve ha portato anche morte e danni.
Si calcola che siano morte circa 50 persone e che altre 200.000 siano state senza corrente e riscaldamento. In Florida le basse temperature hanno provocato il congelamento delle iguane che sono cadute dagli alberi. Grandi difficoltà anche per i migranti provenienti dal Messico.
L’alluvione nelle Filippine
Nel giorno di Natale, nelle Filippine, forti piogge e alluvioni hanno provocato la morte di 44 persone mentre altre 28 risultano disperse. L’acqua ha letteralmente sommerso città, villaggi, strade e decine di migliaia di persone sono state costrette a lasciare le proprie abitazioni interrompendo i festeggiamenti del Natale. Il Paese, lo ricordiamo, è a maggioranza cattolica. Secondo le notizie che abbiamo 81.000 persone sarebbero rifugiate nei centri di raccolta. Non è escluso, però, che il bilancio generale di questa tragedia possa salire nei prossimi giorni.
Cambiamento climatico: il 2022 anno più caldo per l’Italia
Per l’Italia il 2022 rappresenta un triste primato: l’anno più caldo dal 1800. Secondo l’istituto per le Scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle Ricerche (Cnr-Isac) e il Consorzio Lamma, che riunisce Regione Toscana e Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), dicembre conferma i dati dei precedenti 11 mesi. Si preannuncia, infatti, un Capodanno con clima mite, temperature al di sopra della media e senza precipitazioni. Secondo il climatologo Bernardo Gozzini, direttore del Consorzio Lamma, le alte temperature in Italia e l’ondata di gelo che ha investito gli Stati Uniti sarebbero fortemente collegate. Il termine che spiega tale legame è jet-stream, vale a dire la circolazione d’aria per il pianeta ad andamento sinuoso da cui deriva il posizionamento dei sistemi di alta e bassa pressione.
In copertina foto di Ray Miller da Pixabay