Con il maltempo arriva l’autunno dopo una stagione che si è classificata a livello climatologico come la terza estate più calda da almeno sessanta anni con una temperatura che è stata superiore di 1,7 gradi la media di riferimento, più bassa solo di quella delle estati bollenti del 2003 e del 2017. L’anomalia è evidente anche in Europa dove la temperatura estiva di quest’anno è la quarta più alta registrata da quaranta anni con la colonnina di mercurio che è salita di 1,1 gradi rispetto alla media di riferimento secondo Copernicus, il programma europeo per l’osservazione satellitare della Terra.
Per quanto riguarda le precipitazioni, quest’estate è caduta in Italia quasi un quarto della pioggia in meno della stagione (-23%) ma si sono verificati un totale di ben 841 eventi estremi tra trombe d’aria, bombe d’acqua, grandinate e venti forte, quasi il doppio dello stesso periodo dell’anno precedente (+84%), secondo elaborazioni Coldiretti su dati ESWD.
Con quasi dieci eventi eccezionali al giorno lungo la Penisola la tendenza alla tropicalizzazione del clima si è fatta sentire su turismo e agricoltura con danni pesanti a macchia di leopardo alle coltivazioni per il maltempo mentre le alte temperature hanno favorito la diffusione della cimice asiatica un insetto alieno che in assenza di nemici naturali ha fatto strage soprattutto sulle piante da frutto.
Sono i risultati dei cambiamenti climatici in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, tanto da aver condizionato nell’ultimo decennio la redditività del settore agricolo, con le perdite di raccolti dovute a calamità naturali che hanno assunto un carattere ricorrente. Il risultato è una perdita da 14 miliardi di euro in un decennio per l’agricoltura italiana, tra danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne e perdite della produzione agricola nazionale.