Sarà un’asta molto varia quella in programma l’8 luglio da Cambi a Milano a conclusione della stagione estiva: sarà in vendita una selezione di circa 260 opere d’arte italiana e internazionale che vanno dal primo Novecento al terzo millennio.
Fiore all’occhiello una rara opera di Ligabue del 1935 che rappresenta un unicum nella produzione dell’artista: la protagonista è Elba, la figlia del mezzadro che viveva presso il podere della famiglia Mazzacurati, scomparsa prematuramente a soli quattro anni. Il dipinto fu richiesto dai genitori della bambina e realizzato da Ligabue “a memoria”, mentre era ospite dell’artista Marino Mazzacurati a Villa Torello Malaspina. La vicenda viene ampiamente descritta nel film di Giorgio Diritti “Volevo nascondermi” (2020) dedicato all’artista. L’intensità dello sguardo dei grandi occhi che spiccano nel piccolo volto, la blusa rossa che si staglia sullo sfondo di una campagna operosa, il taglio di capelli quasi monastico, rendono questa figura un pò magica, di ispirazione primitiva, quasi a riecheggiare i nostri pittori del Trecento toscano (stima: 50.000 – 70.000 euro).
Altra opere con quotazioni importanti sono un olio del 1959 di Wifredo Lam (stima: 110.000 – 130.000 euro) proveniente da una collezione privata, e un paio di olii di Georges Mathieu, in questo momento molto ricercati dal mercato e con quotazioni in ascesa.
Tra le opere del ‘900 italiano, del secondo futurismo e dell’astrattismo, segnaliamo Rosai, De Pisis, Alberto Martini; un piccolo gruppo di olii di Ugo Celada, autore collocabile a metà strada tra il realismo magico del Donghi e di Cagnaccio di San Pietro e la Nuova Oggettività, offerti a stime trai i 1.500 e i 4.000. Tra i futuristi Balla, Marasco, Prampolini, Di Bosso e un’importante Progetto di tessuto per scenografia teatrale di Natalia Goncharova (stima: 12.000 – 15.000 euro); per gli astrattisti evidenziamo opere di Badiali, Rho, Bozzola, Nigro.
Agli amatori bibliofili e collezionisti raffinati saranno offerti due volumi del 1949 dell’editore André Sauret redatti da Fernand Mourlot sulle litografie di Picasso tra il 1919 e il 1947, ciascuno dedicato e firmato dall’artista con disegno originale di suo pugno.
Tra gli autori degli anni’ 70 e ’90 di matrice concettuale segnaliamo alcuni lavori storici di Franco Vaccari e Alberto Garutti; una rara carta di William Nelson Copley esposta negli anni Settanta alla Galleria Iolas (stima: 10.000 – 15.000 euro); una rara serigrafia del Superstudio Group dal titolo New New York del 1969 (stima: 4.000 – 5.000 euro).
Non mancheranno opere di Adami, Castellani, Bonalumi, Crippa, Turcato, Perilli, Arnaldo Pomodoro, Tadini, Del Pezzo, Maraniello Cavaliere, dei fratelli Bueno e certamente Salvo, Ontani e Paladino.
La vendita offrirà a chiusura catalogo un gruppo di lavori più contemporanei di autori quali D. Baecler, B. Ceccobelli, June Hasegawa, Pamela Fraser, Yang Qian, M. Lo Giudice, R. Cutrone e molti altri.