Sono state realizzate interamente a mano, occupando sei persone per due mesi di lavoro, le repliche dei volumi storici, le cosiddette cinquecentine (cioè i libri a stampa più antichi, quelli del XVI secolo), che compariranno nelle riprese del film sull’eretico friulano Menocchio.
Oggetti di scena preziosi, filologicamente curatissimi, per i quali è stata chiamata a collaborare una realtà di primo piano nel suo settore: lo Scriptorium Foroiuliense, associazione culturale e scuola di arte amanuense che dal 2012 guida la riscoperta dell’arte calligrafica e del libro antico in Italia.
«Si tratta di sei libri stampati e cuciti a mano, secondo le tecniche antiche, con carta sempre realizzata a mano e “coperte”, cioè le antenate delle nostre copertine, in legno, come si usava nel Medioevo –spiega il direttore di Scriptorium Foroiuliense Roberto Giurano. – Domenico Scandella, detto Menocchio, il mugnaio di Montereale Valcellina processato e giustiziato per eresia dall’Inquisizione nel XVI secolo, era un popolano ma, caso rarissimo a quei tempi, sapeva leggere e scrivere: i sei volumi da noi replicati si trovavano realmente nella sua piccola biblioteca».
Il docufilm su Menocchio diretto dal regista Antonio Fasulo, prodotto da Nefertiti Film e Rai Cinema con il contributo, fra gli altri, della Regione Friuli Venezia Giulia, è attualmente in postproduzione e prossimo a essere presentato nei più importanti festival cinematografici. Sugli schermi arriverà quindi non solo una vicenda storica ancora poco conosciuta, ma anche un’arte che sta conquistando sempre più appassionati, quella legata al libro antico e alla calligrafia. Protagonista di questo lavoro culturale è proprio lo Scriptorium Foroiuliense, che nella sua sede di San Daniele del Friuli (UD) organizza corsi di calligrafia amanuense e riceve ordini per manoscritti personalizzati da tutto il mondo.
«Per il film ci sono state commissionate repliche di volumi a stampa, ma il nostro settore d’elezione è la scrittura a mano. – conferma Roberto Giurano – Un’arte che sta vivendo un momento d’oro per via della sua bellezza, certo, ma anche perché richiede rigore e regole: due aspetti che in altri ambiti non si trovano più. E poi la calligrafia ha sempre più mercato. Per i più bravi e motivati, dopo anni di studio e pratica, può diventare un lavoro».
I numeri raggiunti da Scriptorium Foroiuliense testimoniano questo successo. Da un lato ci sono i corsi (scrittura onciale, gotica, cancelleresca e corsivo inglese, oltre ai corsi di miniatura e legatura) che in cinque anni, con 25 edizioni, hanno raccolto oltre 770 allievi. Dall’altro la produzione di manoscritti (volumi, agende, diari, diplomi, documenti ufficiali, etichette personalizzate) curata dai migliori artigiani dell’associazione, e che sono richiesti da privati, aziende ed enti, «con un 50% degli ordini dall’Italia e il 50% dal resto del mondo», spiega sempre Giurano. Nel castello di Ragogna lo Scriptorium cura anche l’Opificium Librorum, vero e proprio museo degli amanuensi: aperto da soli due anni, ha già raggiunto quota 10mila visitatori.
I progetti non si fermano qui. «Nasciamo come scuola e siamo stati i primi in Europa a dotarci di docenti specializzati, esami e selezione per i corsi avanzati –spiega Giurano–. Attualmente stiamo facendo l’iter per essere riconosciuti come Istituto Professionale, con l’introduzione di un diploma specifico di “tecnico del segno”». Sempre nel campo dell’insegnamento, particolare attenzione è riservata allo studio della disgrafia e delle tecniche che aiutano chi non riesce a scrivere a padroneggiare meglio il segno.
Poi c’è la ricerca sulla calligrafia, sui suoi stili e la sua storia, che non si ferma mai e si concretizza in iniziative di grande valore, dalla copiatura a mano dell’Inferno della Divina Commedia al progetto di una una copia della Costituzione Italiana realizzata da allievi italiani ed extracomunitari insieme: «Un momento di aggregazione, un omaggio al nostro Paese e la conferma che la calligrafia italiana suscita interesse in tutto il mondo ed è un patrimonio da far conoscere» secondo Giurano. Non è un caso, d’altra parte, che Scriptorium Foroiuliense abbia una presenza nelle maggiori manifestazioni internazionali, come Expo 2015 a Milano e Expo 2017 in Kazakhistan.