Tra le tante novità dell’edizione 2018 della Maker Faire Rome (http://2018.makerfairerome.eu/it), ecco la Call for Space. Gli ultimi anni sono stati protagonisti di un crescendo di nuove proposte che stanno modificando il modo di accedere allo spazio e di sfruttarne i benefici. In questo ambito è aperta la Call for Space, una sezione speciale di Maker Faire Rome che offrirà a chiunque abbia sviluppato idee, prototipi e progetti nel settore spaziale di presentare le proprie realizzazioni al vasto pubblico della kermesse.
Maker Faire Rome è l’evento in cui è possibile sperimentare la rivoluzione digitale che sta cambiando il modo in cui produciamo e il modo in cui viviamo. È il luogo ideale per aziende e innovatori che usano la nuova cultura digitale come strumento per sfidare il mercato. Una manifestazione che in pochi anni è, ormai, un punto di riferimento fondamentale per startupper, artigiani digitali, imprenditori e non solo e che può vantare numeri in costante crescita.
La Call for Space
Con la Call for Space si offre, dunque, l’opportunità unica di presentare le proprie realizzazioni e discuterle nel contesto dinamico e internazionale della Maker Faire. Per celebrare questa novità assoluta l’evento, quest’anno, ospiterà una sezione celebrativa per collegare i makers “spaziali” di oggi con quelli di ieri. Il nucleo centrale di questa sezione sarà un’area riservata al tema dello spazio contenente una celebrazione dei makers del programma Apollo (di cui sta ricorrendo il cinquantennale che culminerà il prossimo luglio 2019 con l’anniversario del primo sbarco sulla Luna), e dei makers italiani che realizzarono i primi satelliti della serie San Marco.
L’area della Fiera di Roma dedicata allo spazio (“Maker for Space”) sarà realizzata in collaborazione con la sezione italiana della British Interplanetary Society (https://www.bis-space.com) che curerà gli aspetti tecnico-culturali della sezione e della Scuola di Ingegneria Aerospaziale dell’Università La Sapienza di Roma (https://web.uniroma1.it/scuolaingegneriaaerospaziale) che darà il suo contributo ed esporrà anche preziosi reperti storici.
In quest’area verrà dato risalto al leggendario Apollo Guidance Computer, una delle più grandi innovazioni del programma Apollo, con la preziosa testimonianza di Don Eyles, programmatore e ingegnere del MIT, un maker d’eccezione che ha partecipato a tutte le missioni lunari. Ad affiancarlo ci sarà David Baker, PhD e ingegnere, editor della rivista Spaceflight e prolifico autore di libri che parlerà dell’ingegno e delle soluzioni prima studiate e poi adottate per raggiungere la Luna.