Il governatore ha individuato la panacea nell’intevento armato, allora perchè non i Caschi Blu dell’ONU?
La politica è alla frutta e non sa nemmeno dove buttare le bucce!
Udite, udite: “Se, come pare, interverrà l’esercito per accelerare la raccolta, Napoli si può ripulire in tre giorni”. Lo ha dichiarato Stefano Caldoro, Governatore della Campania, secondo cui “la spazzatura è tornata sulle strade perchè le proteste hanno bloccato una delle tre discariche di cui siamo dotati. Questo dimostra che il sistema di smaltimento è ancora fragile, ma c’è. Adesso dobbiamo costruire due nuove discariche e avviare i lavori per i termovalorizzatori, ovvero dobbiamo rafforzare il meccanismo del ciclo di smaltimento”.
Ecco come la nuova mente della risoluzione del problema rifiuti a Napoli vuole gestire la questione. Ma non basta:
per il governatore campano, inviso al coordinatore regionale del Pdl Nicola Cosentino – su cui pende un mandato d’arresto per Camorra – “la situazione non è paragonabile al 2008”; infatti – se non se ne fosse reso conto- è molto peggiore in quanto ci sono altri due anni di vessazioni ed inefficienza che la gente sta pagando.
Poi ritorna il ritornello che tutti conosciamo: “per vent’anni di imperizia, non esisteva alcun meccanismo a norma, ora esiste grazie agli interventi del Governo Berlusconi, ma è un sistema ancora sottodimensionato. Basta poco a farlo saltare, come è successo in questi giorni”, conclude.
Caldoro “dimentica” che le responsabilità politiche sono di tutti, sia di quelli che non hanno fatto o fatto male, sia di quelli che hanno omesso di denunciare, sia di quelli che – trasversalmente come dimostrano le indagini giudiziarie- hanno tratto benefici politici elettorali ed economici dalla situazione. In questa storia l’ unico a non avere colpe e a pagare a caro prezzo, in tutti i sensi, è sempre quel popolo che i politici dovrebbero rappresentare e che, invece, continuano a prendere in giro fino ad addossargli la colpa di tutto.
Essendo questi i fatti e i presupposti la nostra tomba non potrà che essere un cassonetto d’immondizia (purtroppo perennemmente pieno).