(Adnkronos) – Ondata di super caldo sull’Italia che affronterà giornate roventi con temperature sopra i 40 gradi C. Per oggi, mercoledì 19 giugno, il bollettino del ministero si colora fino all’arancione ma domani, giovedì 20, anche di rosso, livello massimo di allerta per gli effetti del calore sulla salute. Oggi è prevista allerta arancione (livello 2) in 11 città: Ancona, Bologna, Bolzano, Campobasso, Frosinone, Latina, Palermo, Perugia, Pescara, Rieti e Roma.
Il livello 2 indica condizioni meteorologiche che possono rappresentare un rischio per la salute, in particolare nei sottogruppi di popolazione più suscettibili come persone anziane, bambini, donne in gravidanza, persone con malattie croniche (malattie respiratorie, cardiovascolari, diabete, insufficienza renale, morbo di Parkinson etc.), persone che fanno uso di alcol e droghe ma anche chi, compresi i giovani, che fanno esercizio fisico o svolgono un lavoro intenso all’aria aperta.
Caldo sull’Italia: le città da bollino rosso
Domani invece una città si tingerà di rosso (Perugia) con Livello 3 – che indica condizioni di emergenza (ondata di calore) con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive e non solo sui sottogruppi a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche – mentre i capoluoghi da bollino arancione saliranno a 15: Ancona, Bari, Bologna, Campobasso, Catania, Firenze, Frosinone, Latina, Napoli, Palermo, Pescara, Reggio Calabria, Rieti, Roma e Viterbo.
È un vero e proprio allarme caldo quello lanciato da Luigi Sparano e Corrado Calamaro, medici di famiglia della Fimmg, a fronte dell’arrivo di Minosse, anticiclone che sta per travolgere l’Italia con temperature record su quasi tutto il Nord, il Centro e il Sud. Alla luce delle previsioni meteo che prospettano un’ondata di caldo senza precedenti, i medici di famiglia della Fimmg lanciano un appello alla popolazione, in particolare alle persone anziane e fragili, affinché adottino misure precauzionali per proteggersi ed evitare di dover ricorrere al pronto soccorso. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)