Calcio Mercato: ecco casa accade quando chi dovrebbe fare informazione, invece, diventa megafono di una delle parti e divulga notizie palesemente “pilotate” che servono ad uno o all’altro nello sviluppo delle trattative di mercato o anche nei semplici rinnovi contrattuali.
Che il mondo del calcio sia un “caravan serraglio” della peggiore risma possibile ormai è un concetto noto anche bambini. Che ci siano “intrecci” strani fra procuratori giornalisti (testate) e presidenti o altri addetti ai lavori è, ormai, il “segreto di pulcinella“.
L’informazione viene usata, in pratica nemmeno più sotto sotto, come arma di pressione dalle parti. Chi fa informazione si inchina prono a questa pratica per un titolo da dare in pasto agli sprovveduti lettori o per qualche click in più.
Calcio Mercato d’oggi
Certo, c’è chi ne fa più uso e chi lo utilizza più parsimoniosamente questo metodo. Nessuno ne è esente! Questo non rende meno ignobile questa pratica, però, sia chiaro. Qui la formuletta tutti colpevoli nessun colpevole non funziona. In primis, la pratica è usata in maniera così svergognata che negarla è molto difficile senza insultare l’intelligenza di chi legge, tranne che a leggere siano gli “obnubilati e trinariciuti” cosiddetti tifosi. Poi, le dinamiche sono così collaudate che, addirittura, c’è chi non le nota nemmeno più e questo è davvero sconsolante.
No, non c’entra né la dimensione né la diffusione della testata: dalla più grande a livello nazionale alla più piccola del web la prassi non cambia. Il direttore sportivo di turno o (molto più spesso) il procuratore del giocatore ‘tal dei tali‘ chiama l’amico cronista o il direttore di turno e si combina il “papocchio” quanto più succulento possibile che, in tempi di caldo torrido e sole che batte sulle capocce vuote di buona parte del target di riferimento, può far perfino insorgere masse enormi.
Si sa, toccate tutto agli italiani – anche le tasche – ma non la squadra del cuore e mai e poi mai i propri beniamini. Volete una rivoluzione? Allora toccate il calcio e vedrete come si arriverà in men che non si dica alle soglie della guerra civile.
In conclusione
Questo calcio diventa ogni giorno più repellente, ormai si decide tutto a tavolino e si pianificano anche attacchi mediatici a determinate società piuttosto che ad altre, evidentemente, visto che alcune sono – chissà perché – un giorno si e l’altro pure oggetto di titoli a nove colonne e martellanti aggiornamenti web su calciatori che ora chiedono rinnovo, domani vogliono andare via, dopodomani vorrebbero ma non possono e sabato sono ostaggio delle società
Fiumi di denaro, intanto, passano di mano – è il libero mercato, bellezza – e agenzie proliferano mentre le casse delle società e i loro bilanci cambiano sempre più colore tendendo al rosso sempre più profondo.