Il campionato italiano di calcio 2018/19 si preannuncia più caro per gli appassionati che vogliano seguirlo in tv. Non perdersi neanche una partita della Serie A, tra quelle in programma su Sky e DAZN, quest’anno costerà il 95,8% in più rispetto allo scorso anno. Stesso discorso per i tifosi che intendano rimanere incollati al piccolo schermo anche per non farsi sfuggire i match della Serie B. A stimare tutti i costi è l’ultimo studio di SosTariffe.it.
Gli aumenti dipendono dal nuovo scenario creato dalla ripartizione dell’offerta calcistica tra l’emittente di Rupert Murdoch e la nuova tv on demand del gruppo Perform, che si sono spartite i diritti televisivi del calcio italiano. Durante la precedente stagione 2017/18, invece, le partite erano trasmesse dalla sola Sky, con alcuni incontri in onda anche sul digitale terrestre di Mediaset Premium. Le rilevazioni sono statecondotte da SosTariffe.it a fine agosto 2018 sulla base di dati ricavati dai portali web dei provider presi in considerazione. I canoni medi indicati sono stati calcolati sui prezzi in promozione riservati ai nuovi clienti e riferiti a uno o più abbonamenti necessari per guardare gli eventi sportivi.
Il caro-canoni: i prezzi della stagione calcistica 2018/19 in tv
Un tifoso che voglia assistere alle sole partite di Serie A quest’anno dovrà spendere almeno 42,89 euro, mentre durante la stagione 2017/2018 se la sarebbe cavata con 21,90 euro: circa il 95,84% in più. Stessi identici prezzi per chi scelga di seguire Serie A e B insieme.
Ma il nuovo assetto televisivo non comporta rincari per tutti, c’è anche qualcuno che potrà beneficiarne. Notizie positive ad esempio, per coloro che siano interessati esclusivamente al campionato di Serie B: mentre lo scorso anno avrebbero dovuto metter mano al portafogli consumando 21,90 euro, quest’anno riusciranno a non perdersi neanche un goal con soli 9,99 euro (abbonamento DAZN), risparmiando circa il 54,38% del costo.
Situazione immutata per chi desidera seguire la Champions League: il costo rimane uguale ovvero 19,9 euro al mese.
Pressoché invariata anche la spesa di chi intende seguire tutti o quasi, gli eventi sportivi della stagione: sia Serie A che Champions ed eventualmente Serie B. Vedere tutti i match quest’anno porterà via quasi 43 euro a fronte dei 42 euro dello scorso anno, con una differenza stimata del 2,61%.
Il nuovo scenario del calcio in tv: Sky, DAZN e Mediaset Premium
Con la spartizione dei diritti tv tra Sky e DAZN, i tifosi interessati a seguire le partite sono ora costretti a un doppio abbonamento: ogni giornata del campionato di Serie A verrà infatti divisa, con 7 partite trasmesse sulla pay tv di Rupert Murdoch e 3 sulla nuova piattaforma in streaming di Perform Group.
L’abbonamento per seguire il 70% degli incontri sul digitale terrestre di Sky, compresa la Champions League, costa 15 euro per il pacchetto calcio più 19,90 euro al mese per l’offerta Sky TV + Sport, quest’ultimo in promozione per i primi sei mesi (dopo salirà a 29.90 euro). Chi invece voglia sottoscrivere un nuovo abbonamento Sky utilizzando la piattaforma satellitare, dunque con l’installazione della parabola, o sfruttando la connessione internet tramite rete in fibra ottica, dovrà sborsare 29,90 euro al mese.
Cifra simile (29,99 euro) per chi voglia provare a vedere le partite su Now Tv, la piattaforma di internet tv di Sky che consente di seguire gli incontri in live streaming e in modalità on-demand. E per seguire invece la Serie B? DAZN Italia, la nuova internet tv dedicata allo sport lanciata anche in Italia ad agosto 2018 dal gruppo inglese Perform, propone per chi è già cliente Sky da più di un anno, un abbonamento a 7,99 euro al mese, che consentirà di seguire il 30% delle partite di Serie A e gli incontri di Serie B.
Recentemente torna in pista anche l’offerta di Mediaset Premium che regala agli abbonati l’accesso alle partite visibili su DAZN.
Sky e DAZN nell’occhio del ciclone
Il nuovo assetto del calcio in tv, all’indomani dell’avvio, è già al centro della bufera con spettatori inferociti che accusano DAZN di scarsa qualità dello streaming, video che saltano e caricamento lento. Ma la tv del gruppo Perform ha comunicato con una nota recente di star apportando dei miglioramenti al servizio, avendo dimezzato il buffering time medio degli utenti rispetto al primo weekend di trasmissione delle partite.
Come se non bastasse, l’autorità Antitrust ha avviato due istruttorie nei confronti di Sky e Perform per “presunte pratiche commerciali scorrette e possibili violazioni dei diritti dei consumatori”. Il Garante della concorrenza e del mercato contesta a Sky di aver indotto i consumatori a scelte commerciali poco consapevoli, non informandoli a dovere sui limiti dell’offerta divisa per fasce orarie. DAZN, invece, avrebbe omesso di riferire circa le ‘limitazioni tecniche’ che potrebbero ostacolare l’agevole fruizione del servizio e avrebbe taciuto circa il rinnovo automatico dopo il primo mese gratuito di visione. Ma la piattaforma inglese di streaming on demand si è subito mostrata disponibile a fornire chiarimenti a riguardo.
Lo scorso anno erano Sky e Mediaset Premium
Durante la precedente stagione calcistica invece, com’è noto, i diritti erano ripartiti tra la pay tv di Rupert Murdoch e Mediaset Premium. L’abbonamento alla piattaforma satellitare di Sky, necessaria ad assistere alla maggior parte (70%) delle partite di Serie A, costava 21,90 euro. Mentre spendevano di più gli abbonati a Now Tv, con un canone mensile di 29,90 euro. Per riuscire a non perdersi il restante 30% degli incontri e seguire le partite di Inter, Juventus, Fiorentina, Lazio, Napoli, Milan, Roma e Genoa, oltre alla Champions League, occorreva abbonarsi alla pay tv Mediaset, al costo di 19,90 euro.
Per scoprire tutte le formule di abbonamento più convenienti per seguire il campionato di calcio online e sul piccolo schermo, possiamo consultare il comparatore di SosTariffe.it, grazie al quale sono stati rilevati alcuni dei dati del presente studio: https://www.sostariffe.it/tv/