Mentre il calcio europeo si concentra sui sorteggi di Champions League ed Europa League, in Italia i campionati italiani vivono giornate di discussioni sui protocolli covid ma soprattutto su come regolarsi con sempre maggiori casi di positività dei calciatori e non solo.
Il calcio, i campionati in Europa e i protocolli covid
Nelle giornate di giovedì e venerdì in Svizzera abbiamo potuto scoprire i gironi delle nuove edizioni di Champions League ed Europa League. Nel frattempo l’Italia calcistica sta affrontando il primo vero caso di focolaio da Covid 19 all’interno di una squadra italiana. Il Genoa, infatti, nella giornata di ieri ha comunicato il 18esimo positivo tra giocatori e staff mentre sempre nel pomeriggio di ieri il Napoli ha annunciato i suoi primi due positivi (positività rilevata nel secondo giro di tamponi da quando gli azzurri hanno affrontato proprio il Genoa in campionato).
Il focolaio del Genoa
I rossoblu stanno vivendo giornate difficili. Tutto partito da sabato scorso quando Perin è stato trovato positivo al Covid e un primo giro di tamponi imposto ai calciatori che ha rilevato una debole positività del centrocampista Schone. Entrambi a casa e il Genoa vola a Napoli per la seconda giornata di campionato.
Due giorni dopo quella partita arrivano i risultati di un nuovo tampone fatto a calciatori e staff della società genoana che rileva prima 12 positvi e successivamente il numero si allarga fino ad arrivare agli odierni 18 positivi. Genoa decimato (dal punto di vista dei giocatori disponibili), allenamenti sospesi e gara col Torino rinviata anche se il rinvia arriva con ritardo causa giornate di riunione in Lega dove non si raggiunge un accordo.
Altra questione, legata al focolaio Genoa, è il Napoli che domenica dovrebbe volare a Torino per il posticipo contro la Juventus. Disposti tre cicli di tamponi. Il primo vede la negatività di tutti gli azzurri mentre il secondo fa emergere la positività un primo calciatore azzurro e di un membro dello staff. Attesa quindi per il terzo ed ultimo giro di tamponi che deciderà se il Napoli potrà partire oppure no. Intanto il dibattito sul fatto che la partita tra Napoli e Juventus debba giocarsi, rimane aperto.
Il protocollo UEFA
Dibattito che potrebbe presto trovare soluzione visto che la Lega di Serie A ha deciso di adottare il protocollo anti covid messo a punto dalla UEFA che prevede la giocabilità del match fino a che una delle due squadre possa avere a disposizione 14 giocatori (di cui un portiere). Le squadre di Serie A, inoltre, avranno a disposizione un “jolly” che permetterà di richiedere un rinvio della gara. Nel momento in cui il jolly sia stato utilizzato e la squadra non potesse di nuovo scendere in campo allora il tutto si tradurebbe con una sconfitta per 3 a 0 a tavolino.
Va davvero tutto bene?
Sembra, in questo momento, di vivere in due mondi all’interno dell’universo calcio:
- Un primo dove tutto va bene e si va avanti tra sorteggi, calciomercato, gare e riapeture per sempre più persone degli stadi
- Un secondo dove giorno dopo giorno spuntano sempre più positività. D’altro canto si tenta sempre di fare tutto il possibile per non fermarsi a pensare quali siano le condizioni di salute delle società colpite dal covid.