E’ la paura maggiore di ogni club quando sentono le parole “impegni della nazionale“. Parliamo degli infortuni che i calciatori impegnati in nazionale possono subire e tra europei, amichevoli e gare di qualificazione ai mondiali anche questa volta non sono mancati gli infortuni.
Calciatori impegnati in nazionale ed infortuni, il “caso” Spinazzola
Partiamo con forse il caso più mediaticamente forte ovvero quello di Spinazzola. Il terzino della Roma stava disputando un europeo favoloso. Fase a gironi da protagonista, ottavo di finale brillante e quarto di finale che stava confermando il suo ottimo rendimento. La partita contro il Belgio, però, è anche la gara dello stop. Spinazzola infatti verso la fine del match sente che qualcosa si è rotto e si va a terra, incredulo che tutto questo stesse accadendo. I successivi accertamenti hanno poi confermato la paura del terzino romanista: rottura sottocutanea nella zona terzo mediale del tendine d’Achille del piede sinistro. Significa uno stop di minimo 6 mesi, un botta non indifferente per Spinazzola che comunque ha avuto la gioia di esultare per la vittoria dell’europeo con la voglia di tornare più forte di prima. L’Italia poi ha dovuto affrontare anche altri infortuni, seppur più leggeri, come quelli di Florenzi (che ha praticamente ceduto a Di Lorenzo la maglia da titolare sulla fascia destra) e Verratti (sostituito da Locatelli e Pessina). Ultimo in ordine di tempo è stato Federico Chiesa che all’85esimo minuti di gioco della finale contro l’Inghilterra è stato costretto a cedere il posto a Bernaradeschi.
Lozano, tanta paura per il messicano
Protagonista di un’ottima stagione al Napoli, Erving Lozano era impegnato nel fine settimana in una gara valevole per la Gold Cup contro Trinidad & Tobago. L’attaccante messicano è stato, suo malgrado, protagonista di un violento scontro di gioco dove ha rimediato un profondo taglio vicino al sopracciglio sinistro. L’impatto è stato così forte da far perdere per qualche secondo i sensi al calciatore del Napoli che è stato successivamente trasportato fuori dal campo in barella e poi ricoverato in ospedale dove ha passato una notte in osservazione. La diagnosi, purtroppo per la squadra azzurra, va dalle 4 alle 6 settimane di stop così come recita la nota della federazione calcistica messicana:
“Dopo lo shock ricevuto durante la partita Messico-Trinidad & Tobago, Hirving Lozano è stato portato in ospedale dove è stato curato e sottoposto a diversi studi medici dopo il forte colpo e l’iperestensione del collo. L’attaccante ha avuto una ricostruzione della ferita al sopracciglio sinistro da un chirurgo plastico, e dopo i favorevoli risultati dell’intervento, il giocatore è già in albergo in convalescenza. Tuttavia, ci sarà una successiva valutazione neurologica. Gli specialisti hanno stimato un tempo di recupero dalle quattro alle sei settimane“.
La nota della Federazione Calcistica Messicana
Eriksen, tornerà a giocare?
Concludiamo con la grande paura che ha accompagnato il debutto della nazionale danese ad Euro 2020 ovvero il malore in campo di Christian Eriksen. Il giocatore interista verso la fine del primo tempo della gara contro la Finlandia si accascia al suolo. Dopo oltre 10 minuti di rianimazione, il danese ha ripreso conoscenza venendo poi stabilizzato e trasportato in ospedale. Eriksen si è poi sottoposto ad in intervento dove gli è stato impiantato un pacemaker. Tornerà a giocare? Adesso è troppo presto per dirlo ma la cosa importante è che il peggio per lui sia passato e che mai più possa succedergli qualcosa del genere.