“Un giorno che vidi la mia amica sola la invitai fuori. Faceva caldo e non riuscivo a capire perché avesse le maniche lunghe finché non scoprii i suoi tagli. Mi disse che stava pensando di andarsene, che non riusciva più a sopportare quella situazione”. Racconta così a “Cacciabulli” su Radio 24 il suo impatto con gli effetti del bullismo una ragazza che, all’epoca, aveva 14 anni, e che aveva cercato di aiutare un’amica che stava vivendo le pesanti conseguenze psicologiche del rifiuto da parte dei compagni. “Ci chiamavano sfigate, ci dicevano che non eravamo alla loro altezza e che facevamo schifo. A me non importava, ma la mia compagna di banco voleva assolutamente entrare nel gruppo per farsi degli amici”. Si tratta di episodi che coinvolgono, secondo dati Istat pubblicati a fine 2015, poco più del 50% degli 11-17enni; il 19,8% è addirittura vittima assidua di una delle “tipiche” azioni di bullismo, cioè le subisce più volte al mese.
Situazioni che hanno forti ripercussioni psicologiche sui ragazzi, come nel caso dell’episodio di autolesionismo raccontato all’interno di “Cacciabulli”, l’iniziativa frutto della collaborazione tra Radio 24 e Radio Immaginaria – la prima ed unica radio in Europa fatta da adolescenti tra gli 11 ed i 17 anni – che va in onda ogni sabato all’interno del programma “Si può fare”, condotto da Alessio Maurizi con Carlo Gabardini dalle 7,30 alle 10.
Secondo una ricerca di Skuola.net e AdoleScienza.it, effettuata intervistando sul territorio 7.000 studenti di 11 scuole superiori di tutta Italia, tra chi è stato vittima di bullismo il 65% si dichiara depresso o triste, il 40% ha pensato al suicidio e il 30% ha praticato autolesionismo.
“Cacciabulli” vuole dare voce agli adolescenti sul tema del bullismo, lasciandoli parlare liberamente senza il filtro degli adulti, con la propria sensibilità, offrendo così un punto di confronto per i loro coetanei, che grazie alle storie raccontate possono essere aiutati a trovare la forza per reagire. La rubrica vuole essere anche un punto di riferimento per i genitori, che attraverso questi racconti possono essere aiutati a capire il modo di pensare ed il punto di vista dei ragazzi.
I giovani speaker di Radio Immaginaria saranno chiamati ad intervenire su Radio 24 anche su altri temi che riguardano il mondo dei ragazzi, si tratti di un fatto di cronaca o di un tema della politica. Questo progetto è solo il primo passo di una collaborazione che si svilupperà con altre iniziative per facilitare il dialogo tra adolescenti ed adulti.