Le norme relative allo scambio di informazioni sulle infrazioni stradali commesse da conducenti di veicoli stranieri si applicheranno dal 2017 a tutti i paesi dell’UE. L’estensione delle norme vigenti al Regno Unito, all’Irlanda e alla Danimarca è la principale modifica apportata dalla nuova direttiva di applicazione transfrontaliera adottata dal Consiglio il 2 marzo 2015.
Una nuova base giuridica: la politica dei trasporti
L’UE già dispone di una direttiva sullo scambio di informazioni in materia di infrazioni stradali, adottata nel 2011 e avente come base giuridica la cooperazione di polizia. A causa della loro speciale posizione rispetto alla cooperazione di polizia, il Regno Unito, l’Irlanda e la Danimarca non partecipavano a tale strumento.
In seguito alla sentenza del 6 maggio 2014, in cui la Corte di giustizia ha individuato nella politica dei trasporti la base giuridica appropriata, si è resa necessaria una nuova direttiva. La vecchia direttiva è stata annullata, ma la Corte ha previsto un periodo di un anno per predisporre un nuovo atto giuridico.
Grazie alla rapida adozione della nuova direttiva, non vi sarà alcuna lacuna nell’applicazione delle norme. La rapidità dell’adozione sottolinea altresì l’importanza dell’azione dell’UE in questo settore.
Il miglioramento della sicurezza stradale
L’obiettivo della direttiva resta immutato, ed è quello di migliorare la sicurezza stradale ed assicurare pari condizioni di trattamento a tutti i conducenti.
Come funziona il sistema
In base alla direttiva, gli Stati membri possono accedere ai rispettivi dati nazionali di immatricolazione dei veicoli per rintracciare le persone responsabili di determinate infrazioni che mettono a repentaglio la sicurezza stradale. Il presunto autore dell’infrazione può essere contattato utilizzando un modello di lettera contenuto nella direttiva. Spetta allo Stato membro in cui è stata commessa l’infrazione decidere in merito alle procedure di follow-up, quali ad esempio l’imposizione di una multa. Lo scambio di dati copre otto gravi infrazioni in materia di sicurezza stradale: eccesso di velocità, mancato uso della cintura di sicurezza, mancato arresto davanti a un semaforo rosso, guida in stato di ebbrezza, guida sotto l’influsso di sostanze stupefacenti, mancato uso del casco protettivo, circolazione su una corsia vietata ed uso illecito di telefono cellulare o di altri dispositivi di comunicazione durante la guida.
Quanto è grave il problema delle infrazioni stradali commesse all’estero?
Secondo la Commissione, le probabilità che il conducente di un veicolo immatricolato all’estero commetta infrazioni sono il triplo rispetto ad un conducente residente. Nei paesi con traffico intenso ed una grande affluenza turistica le violazioni dei limiti di velocità da parte di non residenti possono raggiungere in alta stagione il 50% del totale delle infrazioni.
L’accordo con il Parlamento europeo
L’accordo con il Parlamento europeo è stato raggiunto nel dicembre 2014. Il Parlamento ha votato nella plenaria dell’11 febbraio 2015.
Prossime fasi
La nuova direttiva entrerà in vigore quattro giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’UE. Ciò dovrebbe aver luogo pochi giorni dopo la firma della direttiva da parte dei rappresentanti del Consiglio e del Parlamento europeo. Gli Stati membri sono tenuti a recepirla nel diritto nazionale entro il 6 maggio 2015.
Poiché il Regno Unito, l’Irlanda e la Danimarca dovranno fare un ulteriore sforzo per porre in essere il sistema, disporranno di altri due anni per adottare le loro disposizioni nazionali (fino al 6 maggio 2017).
La Commissione valuterà l’efficacia della direttiva entro il novembre 2016 ed in tale fase potrà proporre di modificarla.