Uno studio condotto dalla facoltà di medicina dell’Università del Maryland (Stati Uniti) è stato pubblicato su ‘Nature’, una rivista specializzata in salute. Indica che la ketamina può essere la soluzione più efficace per superare la depressione. Perché è questo studio così diverso dagli altri?
Questa volta, la ketamina, nota per rimuovere i sintomi depressivi in poche ore, ha effetti secondari. Esso mette i pazienti in uno stato quasi di trance, ma riguarda solo riflessi molto poco la respirazione. Gli antidepressivi tradizionali rimangono senza effetti soddisfacenti in un terzo dei pazienti.
Christoph Turck, direttore di ricerca in psichiatria presso l’Istituto Max-Planck di Monaco di Baviera, ha dichiarato che ci vorranno ancora almeno cinque-sette anni prima che questo metodo si sviluppi in Europa: “Abbiamo ancora bisogno di studi che consentono di comprendere meglio il funzionamento e i rischi connessi con la ketamina,” ha inoltre spiegato. Già, un simile studio è stato condotto nel 2006. I sintomi della depressione sono diminuiti del 50% in soli 110 minuti con la ketamina.
La Ketamina è diventata una una droga-dance molto forte che spesso è spacciata come ecstasy ed é solitamente mischiata ad altre droghe quali efedrina e caffeina. In gergo la ketamina é chiamata vitamina k o super k o special k. Originariamente introdotta come adulterante dell’mdma, viene assunta come la cocaina per via intranasale o per via orale. Nella pratica medica la Ketamina è un anestetico usato nella chirurgia infantile e veterinaria che a basse dosi produce un rilassamento generale abbastanza piacevole, ma a dosi più alte produce dissociazione (sensazione di essere separati dal proprio corpo), sensazione di morte imminente e fortissimo senso di introspezione. Dosi ancora più elevate causano effetti allucinogeni molto simili a quelli dell’LSD con il quale può essere confuso.
E’ ritenuto che siano le proprietà anestetiche della sostanza a conferire all’esperienza psichedelica della ketamina tale intensità; questa, infatti, pone il soggetto in uno stato vegetativo, in cui i muscoli sono rilassati e gli stati di ansietà sono assenti, contrariamente a quanto accade in un’esperienza lisergica. Altra differenza rispetto ad un “viaggio” standard è la sua breve durata, solamente una quindicina minuti. Sua ingestione altera la coscienza della percezione del tempo e dello spazio: i tossicodipendenti parlano della sensazione di disincarnazione, morte imminente.