La burocrazia può essere alleggerita anche con misure semplici, rapide e circoscritte, misure che uniformino regole e procedure e capaci di essere pensate e poi messe in pratica in appena nove mesi. Ecco i nove modi scelti dalla Regione con il progetto #semplificatoscana.
Edilizia, minori oneri per decine di milioni – Sono stati definiti modelli unici da adottare in tutti i comuni per via telematica per permesso a costruire, Scia edilizia, comunicazione di inizio attività libera (Cil) e asseverata (Cila). La semplificazione parte dunque dall´edilizia, settore in sofferenza con la crisi degli ultimi anni. Finora informazioni e documenti richiesti erano più complicati e potevano essere sensibilmente diversi da Comune a Comune.
I moduli sono stati approvati dalla giunta regionale a gennaio. Si calcola che con la nuova Scia imprese e cittadini potranno risparmiare 21 milioni di euro in un anno: con la digitalizzazione dell´inoltro dei documenti se ne aggiungeranno altri 13. Ma si ridurranno gli oneri anche per l´attività edilizia libera, ovvero manutenzioni ordinarie, abbattimento di barriere architettoniche, installazione di serre mobili e lavori legati all´agricoltura: il risparmio dall´uso di modelli unici, ipotizzando le stesse 34 mila pratiche registrate nel 2011, sarebbe pari a 16,8 milioni. Nuova autorizzazione unica ambientale – Diventa più semplice anche richiedere un´autorizzazione per gli scarichi di acque reflue industriali, per le emissioni in atmosfera o l´utilizzo di fanghi agricoli, come inviare i documenti che riguardano l´impatto acustico di un´attività, l´utilizzazione in agricoltura di acque reflue o l´autosmaltimento di rifiuti non pericolosi.
Nel 2013 l´autorizzazione unica ambientale aveva già sostituito con legge nazionale sette diverse autorizzazioni: peccato che gli adempimenti richiesti fossero sensibilmente diversi da provincia a provincia. Una complicazione inutile. La Toscana si è adoperata a livello nazionale per una nuova modulistica, che dopo maggio sarà disponibile on line. Alla fine il risparmio per le imprese si aggirerà tra il 12 e il 18 per cento dei costi attualmente sostenuti. Più facile avviare un´attività produttiva. Piattaforma regionale del Suap –
Semplificata anche la procedura per avviare un´attività produttiva. La Scia da presentare al Suap, lo sportello unico per le attività produttive, diventa unica, uguale per tutti i comuni e più semplice. Finora la mancanza di uniformità tra territori diversi rendeva le procedure più onerose, oltre a creare incertezza. I nuovi moduli, approvati dalla giunta a gennaio, sono già disponibili on line e non sarà più richiesta documentazione in possesso dell´amministrazione. Per gli imprenditori vorrà dire risparmiare dal 10 al 20 per cento sui costi di presentazione di ogni Scia. Entro giugno 2015 (ora in fase di test) sarà inoltre attiva un´unica piattaforma informatica regionale Suap al posto delle tante al momento esistenti e indipendenti, diverse le une dalle altre. Sempre per i Suap è stato definito un archivio unico delle linee interpretative comuni su norme e regolamenti oggetto di dubbi e problemi per le imprese: su proposta delle associazioni di categoria è stata creato un archivio digitale con un´antologia di tutte le ´interpretazioni´, a disposizione di tutti i Comuni ma anche delle aziende.
E´ stata dato vita anche ad un registro unico dei controlli sulle imprese. In Italia la disciplina al riguardo è complessa e frammentata, con molte amministrazioni che controllano ma non sempre coordinate tra loro. Ciò si traduce in duplicazioni a volte inutili o controlli sproporzionati. Il registro unico, telematico, consentirà di condividere le informazioni: sperimentato da Artea ed esteso ad altre agenzie regionali come Arpat e Sanità, l´obiettivo è condividerlo in futuro anche con Inail e Inps. La semplificazione passa anche da un catasto unico – degli impianti termici, primo passo per una banca dati accessibile per via telematica: finora le informazioni richieste variavano da territorio a territorio. Sono state approvate infine norme più semplici per l´accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona. Anche in questo caso la parola d´ordine è ´dare uniformità´.
Complessivamente la proposta di semplificazione ha portato ad eliminare 99 requisiti su 147 e la riformulazione di 39. Armadio delle certificazioni – Delle nove misure studiate e messe in pratica in nove mesi dalla Regione resta solo da completare l´armadio delle certificazioni, ovvero quella piattaforma condivisa che possa permettere alle amministrazioni pubbliche di scambiarsi documenti sulla regolarità contributiva delle imprese (ovvero il Durc), ma in divenire anche certificati antimafia, antipedofilia e vari tipi di autodichiarazioni. Presentarli è obbligatorio per le aziende che partecipano a bandi ed appalti, ma anche per chi deve ricevere un contributo o un finanziamento su un progetto. Un archivio condiviso eviterebbe che gli stessi documenti vengano richiesti da più enti per la stessa azienda, velocizzando peraltro anche i pagamenti con un risparmio anche di alcuni mesi. La Regione ha avviato al riguardo un confronto con i Ministeri, per valutare le modifiche a leggi nazionali necessarie.