Bucha è l’orrore puro della guerra. Non di questa guerra ma di tutte le guerre. Bucha è “il luogo” dell’orrore che la guerra produce in quanto tale. Le immagini proposte con “pudore” dagli inviati e corrispondenti non dovrebbero nemmeno essere commentate e tanto meno proposte condite da improbabili analisti di tecnici ed esperti, tranne che non ci siano esperti di orrori (non dell’orrore che è ben altro).
Il rispetto dovrebbe essere la stella polare di ogni giornalista che segue fatti di guerra ma non solo il rispetto per i corpi martoriati soprattutto il rispetto che per chi è ancora qui, ancora lì.
Proporre quelle immagini tremende commentandole come “Alice nel Paese delle Meraviglie” è quanto meno surreale. Se raccontiamo la guerra sappiamo bene di che cosa stiamo parlando, si spera. Se crediamo di trovare misericordia e magari pietà in quegli scenari o siamo ipocriti o, peggio, in malafede.
L’elenco degli orrori di ogni guerra è sempre lungo
L’elenco degli orrori di ogni guerra sarebbe enormemente lungo ed articolato, visto che dalla fine della seconda guerra mondiale lo sport preferito dall’uomo nel mondo sembra essere stato quello di aprire continuamente micro conflitti in tutti i continenti con mille motivazioni diverse addotte ma con l’unica plausibile sempre sempre nascosta: la supremazia (economica, politica, razziale che si voglia).
Dati
Dire.it
Le guerre nel mondo sono in drammatico aumento: 378 i conflitti totali nel 2017, di cui 186 crisi violente e 20 guerre ad alta intensità. Lo scorso anno si è registrato anche il record di spesa per gli armamenti dalla Seconda guerra mondiale
Questo dato è riferito a gennaio del 2018, anche un po’ vecchio se volete ma sicuramente significativo.
Sole 24 Ore
Etiopia, Yemen, Sael, Nigeria, Afghanistan, Libano, Sudan, Haiti, Colombia, Myanmar
Questo è l’elenco, invece, dei luoghi in cui si svolgono i maggiori (attenzione maggiori non esaustivo) conflitti attuali nel mondo che durano da anni ed anni.
L’orrore è tale sempre
Direte, bene però noi ora stiamo parlando di questa guerra e non di altre. Vero, ma magari se riuscissimo ad avere una mappa mentale di ciò che significa la parolina guerra forse non ci attarderemmo tanto alla ricerca dei buoni e dei cattivi di questo conflitto.
Ogni guerra è orrore, a prescindere e sempre. Rifuggiamo il benaltrismo in tutte le sue forme ma chiudere gli occhi e indicare pedissequamente Russia ed Ucraina non fa null’altro che farci capire sempre più che di fermare il conflitto non importa proprio a nessuno perché tutti sono interessati più al racconto che se ne fa.
Da dove vogliamo iniziare, da quella che conosciamo meglio? La seconda guerra mondiale porta con se indelebilmente: l’eccidio delle Fosse Ardeatine e di Marzabotto, ad esempio. Possiamo passare per Hiroscima e Nagasaki, ricordare Corea e Vietnam. Ex Yugoslavia e Kosovo. Le stragi del mercato di Belgrado e l’eecidio di Srebrenica. Ci vogliamo fermare in Afghanistan o in Iraq. Troppo sommario questo breve elenco eppure evocativo di quanto orrore ogni produce.
Bucha
Sergio Mattarella – Presidente della Repubblica
“Ogni guerra è disumana. Nelle guerre si possono assumere decisioni tanto crudeli da travalicare ogni limite di orrore.”
Bucha è tanto più orribile quanto quanto meglio riusciamo ad inquadrarla non come fatto unico ma come conseguenza diretta della guerra. Distruzione ed eccidio sono i due vocaboli che maggiormente andrebbero usati per parlare di guerra.
Non la tattica e neppure la narrazione di eserciti di vinti e vincitori; se non riusciamo a capire che ogni guerra è solo l’ennesima sconfitta del genere umano siamo complici morali di tutti quelli che passeranno alla storia, poi, come carnefici.
Se non vogliamo davvero nuove Bucha da raccontare l’unico obiettivo dovrà essere fermare questa guerra, ora. Lavorare ognuno per la Pace, per costruire la Pace che una tela da tessere all’infinito senza mai fermarsi.