(Adnkronos) – Maggio 2022, Giro d’Italia. Il ciclista Biniam Girmay è sul podio, si è aggiudicato la decima tappa. Immancabile la bottiglia di bollicine per festeggiare. Ma qualcosa va storto: al momento dell’apertura il tappo gli colpisce l’occhio sinistro alla velocità di un proiettile. Risultato: emorragia nella camera anteriore e ritiro dalla competizione. Con il Natale ormai alle porte e il Capodanno sempre più vicino si apre la stagione dei brindisi a ripetizione e gli esperti mettono in guardia: il rischio di danni oculari gravi, fino alla cecità, non va sottovalutato, è l’alert lanciato dalle pagine della rivista scientifica ‘Bmj’, citando proprio il caso di Girmay, ma non solo. “Le lesioni agli occhi da tappi di sughero rappresentano una minaccia sostanziale per la salute oculare. Anche se il nostro gruppo si occupa solitamente degli effetti dei voli spaziali sulla vista – spiegano gli autori – questo articolo si concentra sul lancio dei tappi di spumante invece che sugli astronauti. Lo scopo è assicurarvi di non iniziare il nuovo anno sul tavolo operatorio di un chirurgo oculista”. E’ questo uno dei rischi più sottovalutati. Ma, avvertono gli esperti nello speciale dedicato al Natale 2023, “la pressione in una bottiglia di champagne o di spumante da 750 ml è circa tre volte quella di un pneumatico standard per automobile”.
Un tappo può essere lanciato fino a 13 metri di distanza a velocità di 80 km orari. E può viaggiare fino all’occhio in meno di 0,05 secondi, il che rende inefficace il riflesso del battito di ciglia. Le conseguenze possibili di un trauma di questo tipo possono arrivare fino alla “cecità permanente”, e contemplano dal distacco della retina e dislocazione del cristallino ad altri danni. Una revisione retrospettiva pubblicata anni fa, ricordano gli oftalmologi che firmano l’articolo, “ha analizzato casi di gravi lesioni agli occhi derivanti da bottiglie contenenti bevande sotto pressione negli Stati Uniti, Ungheria e Messico. I tappi dello champagne sono stati responsabili del 20% delle lesioni agli occhi legate ai tappi di bottiglie negli Stati Uniti, del 71% in Ungheria. I dati evidenziano – continuano gli esperti – la necessità di misure preventive, comprese etichette di avvertenza e materiali di imballaggio alternativi, come tappi a vite, per salvaguardare le persone”. Sebbene per molte ‘vittime del brindisi’ ci sia stato un recupero dal trauma e la vista sia gradualmente migliorata, “lo studio ha rilevato che, nel 26% dei casi legati alle bevande sotto pressione, le persone sono rimaste legalmente cieche”. Condizioni come l’ifema, una raccolta di sangue nella camera anteriore dell’occhio, possono richiedere anche un intervento chirurgico per risolversi. Fra gli studi citati dagli autori c’è anche un’analisi del 2009 condotta in Italia su 34 casi di lesioni agli occhi causate da tappi di sughero, di bottiglie di spumante. L’analisi ha dimostrato “che questi oggetti apparentemente innocui possono causare danni sostanziali agli occhi, con vari gradi di deficit visivo ed esiti clinici come perforazione, trauma e complicazioni a lungo termine”.
Questo studio ha rilevato che tutti i pazienti presentavano danni tra cui ifema della camera anteriore, lesioni corneali, ipertensione oculare, sublussazione del cristallino, formazione traumatica di cataratta ed edema retinico post-traumatico. Le complicazioni tardive includevano anomalie della motilità pupillare, neuropatia ottica traumatica, maculopatia, glaucoma post-traumatico. Nel loro intervento gli autori si premurano di inserire anche una serie di consigli di prevenzione per proteggere gli occhi nei prossimi giorni di festa, al momento del brindisi. Per mitigare i rischi oftalmici, in linea con le linee guida dell’American Academy of Ophthalmology, il primo punto è “raffreddare la bottiglia prima dell’apertura. La pressione diminuisce man mano che la bottiglia si raffredda e di conseguenza la velocità del tappo diminuisce. Evitare di agitare la bottiglia prima dell’apertura per lo stesso motivo”. Punto due: “Rivolgi la bottiglia lontano da te e dagli altri con un angolo di 45° prima di aprirla”. Terza regola: “Rimuovere con attenzione la gabbietta metallica (che potrebbe fungere da proiettile aggiuntivo) dalla parte superiore della bottiglia premendo sul tappo con il palmo di una mano”. Quarto punto: “Metti un asciugamano sopra la bottiglia e tieni saldamente il tappo”. Infine il consiglio numero 5 è “ruotare delicatamente la bottiglia finché il tappo non si allenta”. E l’ultimo, il numero 6, “contrastare la forza del tappo che si muove verso l’alto, esercitando una pressione su di esso”. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)