La brand awareness (letteralmente: consapevolezza del marchio) è una metrica di marketing che misura quanto un marchio o un’azienda è conosciuto e riconoscibile tra il pubblico di riferimento. In altri termini, indica il grado di familiarità e notorietà che un brand ha acquisito nella mente dei consumatori o degli utenti.
La brand awareness è ovviamente fondamentale per il successo di un’azienda poiché rappresenta il punto di partenza per qualsiasi relazione con i clienti. Se le persone non conoscono un brand, è improbabile che considerino l’acquisto dei suoi prodotti o servizi. Ci sono diversi livelli di brand awareness:
- No awareness (Nessuna conoscenza): è il livello più basso, le persone non conoscono l’esistenza del brand.
- Brand recognition (riconoscimento del brand): le persone riconoscono il logo, il nome o altri elementi distintivi del brand quando li vedono, ma potrebbero non avere una profonda consapevolezza di cosa offra l’azienda o cosa rappresenti.
- Brand recall (richiamo del brand): le persone riescono a ricordare il nome o il logo del brand quando vengono esposte a una domanda o a uno stimolo correlato.
- Top-of-Mind Awareness (primo a venire in mente): il brand è il primo che viene in mente delle persone quando pensano a una categoria specifica di prodotti o servizi. Per esempio, se si chiede alle persone di pensare a un motore di ricerca, molti risponderanno “Google”.
Quali sono i migliori investimenti per migliorare il livello di brand awareness?
Abbiamo chiesto a Giovanni Pio Gravina, Founder dell’agenzia digitale milanese Publicom e consulente MarTech, quali sono i migliori investimenti per aumentare la brand awareness di un’azienda; il Ceo di Publicom ha spiegato che gli investimenti per migliorarla possono variare a seconda del budget, del settore di attività e del pubblico di riferimento. Tuttavia, ci sono alcune strategie di marketing comuni che spesso si rivelano efficaci:
- Content Marketing: creare contenuti di qualità e rilevanti che siano interessanti per il pubblico target può aiutare a costruire l’autorità e la visibilità del brand. Blog, articoli, video, infografiche e guide sono solo alcune delle forme di contenuto che possono essere utilizzate per attirare l’attenzione del pubblico e aumentare la consapevolezza del brand.
- Social Media Marketing: le piattaforme social sono un ottimo mezzo per connettersi con il pubblico e promuovere il brand. Investire in campagne pubblicitarie mirate sui social media può aiutare a raggiungere nuovi utenti.
- Influencer Marketing: Collaborare con influencer nel proprio settore o di nicchia può contribuire a raggiungere un pubblico più ampio e a guadagnare credibilità. Gli influencer possono promuovere il brand in modo autentico e coinvolgente, aumentando la consapevolezza del brand tra i loro follower.
- Public Relations (PR): Una strategia di PR ben strutturata può contribuire a ottenere copertura mediatica e visibilità su diverse piattaforme. Questo può includere comunicati stampa, interviste con i media, e partecipazione a eventi o conferenze del settore.
- Campagne di Search Engine Advertising (SEA): investire in annunci pubblicitari su motori di ricerca come Google può aiutare a raggiungere un pubblico attivamente interessato a determinati prodotti o servizi. Le campagne di SEA possono aumentare il traffico sul sito web e aumentare la visibilità del brand.
- Eventi e sponsorizzazioni: partecipare a eventi del settore o sponsorizzarli può contribuire a far conoscere il brand tra il pubblico target. Gli eventi, ricorda ancora Gravina, offrono l’opportunità di interagire direttamente con potenziali clienti e stabilire relazioni significative.
- Marketing di contenuto visivo: utilizzare immagini, grafica e video coinvolgenti può rendere il brand più facilmente riconoscibile. Investire nella creazione di contenuti visivi di alta qualità può differenziare il brand dalla concorrenza.
- Marketing di affiliazione: collaborare con partner affiliati per promuovere il brand può consentire di raggiungere nuove audience e aumentare la visibilità.
Foto di Karolina Grabowska da Pixabay