A giudicare dai dati presentati a Roma in occasione della “Giornata europea del car sharing”, appuntamento previsto nella “Settimana europea della mobilità”, l’ascesa del nuovo fenomeno automobilistico sembra inarrestabile: oltre 220mila iscritti, migliaia di noleggi quotidiani, circa 3mila auto disponibili in oltre 11 città, tra le quali spiccano Roma e Milano. Un dato, quello del nostro Paese, che si accorda con una stima europea di 500mila iscritti e 13mila vetture. Entro il 2020 si prevede una fruizione del servizio da parte di 12 milioni di utenti, per un giro di affari pari a 6,2 miliardi di euro.
Car2go ed Enjoy, i riferimenti italiani in materia di car sharing, fanno registrare dati di utilizzo in aumento. Il primo, lanciato a Milano nell’agosto 2013 ma presente anche a Firenze e Roma, offre nel capoluogo lombardo 600 Smart Fortwo al servizio di 70mila iscritti con una media di utilizzo settimanale pari a 25mila noleggi. Bene anche Enjoy, idea nata negli ultimi mesi da una collaborazione tra Eni, Trenitalia e Fiat: 150mila iscritti e 1200 auto tra Roma e Milano, ed il milione di noleggi è stato già superato.
Del resto, questo scenario era stato in parte anticipato dai dati pubblicati dall’Istat nell’ultimo rapporto sulla qualità dell’ambiente, nel quale era stato evidenziato come, nel quadro della mobilità sostenibile, il car sharing era in netta crescita soprattutto al Nord, e non solo nelle aree metropolitane: nel 2011 il servizio era diffuso in 18 città, nel 2013 in 23. I primi risultati di queste novità non si sono fatti attendere. Secondo l’Istat, infatti, la diminuzione dell’utilizzo delle auto private a favore di una mobilità sostenibile ha migliorato la qualità dell’aria, diminuendo da 52 a 44 il numero dei capoluoghi nei quali il valore delle polveri sottili supera il consentito per la salute umana in oltre 35 giorni l’anno.
I numeri per gli utenti e per l’ambiente fanno riflettere. Per chi utilizza il servizio di car sharing, infatti, è stato calcolato un risparmio complessivo di 2mila euro ogni 10mila chilometri percorsi. Altra proiezione riguarda la mobilità: per ogni auto pubblica in circolazione l’ambiente beneficia di 12-14 auto private in meno, dato non trascurabile per un Paese come l’Italia nel quale ci sono 600 auto ogni 1.000 abitanti.
Ma le novità automobilistiche in materia di mobilità sostenibile non si esauriscono qui. Da qualche giorno, infatti, a Genova è presente il servizio Uber, una sorta di car sharing peer-to-peer: chi guida l’auto è un automobilista che ha comunicato, tramite l’apposita app, la propria disponibilità a condividere il mezzo con un’altra persona.