Bonus ISEE: sono diverse le misure di sostegno al reddito previste per le famiglie italiane per questo 2023 erogate da Inps, Comuni e Regioni. Passiamole in rassegna insieme.
Bonus ISEE: dall’assegno unico e universale al Bonus asilo nido
Abbiamo già avuto modo di parlare dell’assegno unico e universale introdotta dal governo Draghi e prorogata dal governo attuale. Chi ha già fatto richiesta la scorso anno, per il 2023 non dovrà presentare nessuna domanda. Dovrà solo presentare il relativa DSU per il calcolo dell’ISEE.
Il bonus asilo nido, introdotto con la legge di bilancio 2017, è stato prorogato anche per quest’anno. Il bonus aiuta le famiglie a pagare la retta per asili nido sia pubblici che privati. L’importo del bonus ammonta a fino a un massimo di 3.000 euro per le famiglie con ISEE inferiore a 25.000 euro. Per le famiglie con ISEE fino a 40.000 euro l’importo spettante arriva fino a un massimo di 2.500 euro, mentre 1.500 è l’importo che spetta alle famiglie con ISEE superiore a 40.000 euro.
I giovani che hanno compiuto 18 anni possono ancora beneficiare di App18, il bonus cultura di 500 euro per l’acquisto di libri, quotidiani, biglietti per mostre, cinema, teatro, spettacoli
I bonus relativi all’abitazione
Confermato anche per il 2023 il bonus sociale bollette. La soglia ISEE per accedervi è stata elevata da 12.000 a 15.000 euro. Possono beneficiare di uno sconto sul prezzo delle bollette energia anche le famiglie percettrici di reddito di cittadinanza e quelle in cui ci sono persone con disagio fisico. Per ottenerlo non occorre presentare domanda ma solo l’ISEE, eccezion fatta per le famiglie con componenti disabili che invece devono presentare la domanda.
Per sostenere le spese di affitto di casa ci sono due misure: il Bonus e il contributo affitti. Il Bonus è previsto per i giovani under 31 con redditi non superiori a 15.493,71 euro. Condizione necessaria è trasferire la residenza nel suddetto appartamento. La misura è applicabile anche per l’affitto di una singola stanza e vale per i primi 4 anni di contratto. Il richiedente deve presentare la propria dichiarazione dei redditi all’Agenzia delle Entrate e otterrà la detrazione come sconto sulle imposte Irpef dovute.
La Misura Unica Affitti, invece, è erogata dai Comuni. Ognuno di questi attiva i bandi singolarmente con modalità e scadenze diverse. Ancora in vigore il mutuo con tasso agevolato per gli under 36, il Superbonus per l’efficientamento energetico degli edifici che dal 110% scende al 90%, l’ecobonus e il bonus mobili.
La spesa alimentare
Per le famiglie con redditi bassi fino a 15.000 euro c’è la “Carta Risparmio Spesa” o “Social Card”. La misura è erogata dai Comuni e finalizzata all’acquisto di beni di prima necessità. La Carta Acquisti Ordinaria è, invece, emessa da Poste Italiane e rivolta alle famiglie con redditi che non superano i 7.120,39 euro. La possono richiedere famiglie con componenti di età superiore a 65 anni o con figli di età inferiore a 3 anni. Inoltre, con un ISEE non superiore a 10.000 euro si ha diritto al bonus occhiali: un contributo di 50 euro per l’acquisto di occhiali da vista o lenti a contatto correttive.
In copertina foto di Rudy and Peter Skitterians da Pixabay