Il Bonus barriere architettoniche 75 è una delle agevolazioni per la casa messe a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. E’ rivolto a quanti vogliono abbattere gli ostacoli che impediscono la libera circolazione in casa di persone con ridotta o limitata mobilità. Vediamo a chi spetta l’incentivo e per quale tipo di lavoro.
Bonus barriere architettoniche 75: perché si chiama così
Il Bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche può essere richiesto per lavori sostenuti dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2025. Copre il 75% delle spese sostenute con tre modalità diverse:
- detrazione IRPEF. La detrazione va segnata in Dichiarazione dei redditi e ripartita in cinque quote annuali di pari importo. La prima riferita all’anno di esecuzione dei lavori, le altre quattro negli anni successivi;
- sconto in fattura;
- cessione del credito.
L’importo sul quale si può chiedere tale misura varia da un minimo di 30.000 euro a un massimo di 50.000 in base alla tipologia di edificio sul quale viene fatto l’intervento:
- 30.000 euro (moltiplicati per il numero degli appartamenti) per gli edifici con più di 8 unità immobiliari;
- 40.000 euro (moltiplicati per il numero degli appartamenti) per gli edifici composti da 2 a 8 unità immobiliari;
- 50.000 euro per le abitazioni unifamiliari o per unità immobiliari con ingresso indipendente all’interno di edifici plurifamiliari.
Il Bonus può essere cumulato con le detrazioni per la ristrutturazione edilizia e al Superbonus per gli interventi trainati in abbinamento a quelli trainanti.
Quali lavori comprende il Bonus
I lavori per i quali si può richiedere il Bonus barriere sono quelli realizzati, dicevamo, per aiutare le persone con gravi difficoltà motorie a circolare all’interno e all’esterno delle loro abitazioni:
- adeguamento servizi igienici, impianti elettrici, citofoni e montacarichi;
- sostituzione di pavimenti, porte, infissi esterni, terminali di impianti;
- rifacimento di scale e ascensori;
- introduzione di rampe interne ed esterne agli edifici, servoscala e piattaforme elevatrici.
E’ importante notare che la misura si applica a lavori da praticare in edifici già esistenti e allo smaltimento di quanto sostituito. Il solo acquisto di materiali o gli interventi all’interno di abitazioni in costruzione non possono rientrare nelle agevolazioni. La misura copre sia i lavori effettuati nei singoli appartamenti che nelle parti comuni.
Chi può richiedere il Bonus
Il Bonus può essere richiesto dalle seguenti tipologie di beneficiari:
- persone fisiche, inclusi gli esercenti arti e professioni;
- enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale;
- persone fisiche, enti, società di persone, società di capitali che hanno reddito d’impresa;
- associazioni di professionisti;
- società semplici;.
Il richiedente deve essere in possesso o detenere l’immobile al momento dell’inizio dei lavori o quando va pagata la spesa se avviene prima dei lavori.
In copertina foto di LEEROY Agency da Pixabay