Siamo quasi in dirittura di arrivo per una delle esibizioni più interessanti degli ultimi anni.
Si conclude il 15 febbraio la mostra itinerante Body Worlds – il ciclo della vita, in programmazione a Roma presso il SET – Spazio Eventi Tiso che, anche quest’anno, ha riaffermato il consenso del pubblico con quasi 50000 presenze solo negli ultimi due mesi.
La mostra, prodotta da Arts & Sciences Italy, è un viaggio unico e affascinante alla scoperta del corpo umano, del “nostro” corpo. Attraverso la tecnica della “plastinazione” inventata dallo scienziato tedesco Gunther von Hagen, il visitatore avrà l’opportunità di visionare corpi umani e organi interni assolutamente autentici. La “plastinazione” infatti, consente di conservare perfettamente muscoli, ossa ed organi, sostituendo i fluidi corporei con polimeri di silicone.
Attraverso una serie di pannelli esplicativi predisposti in tutta la mostra, il visitatore è proiettato in un viaggio unico che lo accompagna alla scoperta del proprio corpo e dei suoi misteri. In ogni sala, accanto ad apposite teche contenenti organi sani e malati, i pannelli esplicativi raccontano i danni che quotidianamente apportiamo ad ogni parte del nostro corpo e informano sui benefici che solo un corretto stile di vita ci consente di raggiungere.
La mostra è concepita per contribuire a trasferire una corretta e suppletiva informazione ad argomenti di costante attualità che si focalizzano principalmente sull’adozione di una corretta alimentazione, sulle modalità di prevenzione e rallentamento di alcune malattie e sulla necessità di una costante attività fisica.
Inoltre, grazie alla tecnica della “plastinazione”, lo spettatore è in grado di vedere cose che sono esclusivo appannaggio di medici e ricercatori: i campioni anatomici perfettamente conservati, ci rivelano com’è fatto il polmone, il cervello, l’occhio e tutte le parti che compongono il nostro corpo, svelandoci i meccanismi della perfetta interazione armonica tra tutte le parti che lo costituiscono.
Infine, attraverso le testimonianza scritte di grandi personaggi della storia, sapientemente riportate a corollario di ogni sala, il visitatore ne vive i drammi, le riflessioni e i successi; così ad esempio, nella sala dedicata al cervello ci si imbatte nella lettera accorata del presidente Ronald Regna al suo popolo nel 1994, in cui svela a se stesso e al mondo di essere affetto da una malattia “nuova”, il morbo di Alzheimer, di cui i medici non sapevano dirgli molto; oppure, nella sala dedicata all’occhio, lo spettatore rivive lo struggimento di Monet che nelle sue lettere si addolorava per la progressiva perdita della vista che lo costringeva a dipingere nel ricordo dei colori che aveva visto un tempo, e che ora non distingueva più.
Ma la mostra è innanzitutto un inno alla vita, che possiamo vivere bene e a lungo, con piccole attenzioni quotidiane e tanto esercizio, non solo fisico, ma anche e soprattutto mentale. Ce lo dimostra Leopold Stokowski che, come ci racconta la mostra, è stato per tutta la vita un grandissimo direttore d’orchestra, dirigendo fino alla fine, all’età di 91 anni, la prima esecuzione assoluta a Londra di “Metamorphic Variations” di Arthur Bliss.
Body Worlds non è solo una mostra, ma un momento di incontro e confronto, che attraverso la promozione di eventi, workshop e conferenze in ambito scientifico e artistico consentono al visitatore di approfondire la conoscenza anatomica attraverso diverse discipline tra cui quella artistica. E’ in quest’ambito infatti che si svolge TRANSCORPUS, un programma dedicato all’arte contemporanea e che lunedì 12 gennaio dalle ore 17:00 aprirà le porteall’ “universo del corpo fra disegno e anatomia”, unavisita guidata alla mostra, capitanata dal Prof. Marco Bussagli. La visita evidenzierà il legame esistente tra lo studio analitico dell’anatomia umana e la sua rappresentazione artistica.