Dopo l’ambientalismo del precedente singolo, “When I heard”, torna Rosanna Salati con un nuovo brano che fa leva su una tematica delicata come quella sulla violenza di genere: “Blues del giorno dopo”.
Il brano
Ispirata dai testi di Fabrizio De André, Rosanna Salati narra una storia che è fatta di crescita personale e rimpianto per il tempo perduto. In uscita per Aventino Music, “Blues del giorno dopo” è un brano che parla di violenza, e condanna la concezione dell’amore e del sesso nel nostro tempo.
«È un blues in 6/8 arricchito da sintetizzatori, batterie elettroniche e sezioni orchestrali che donano al pezzo una veste più contemporanea. Il brano è nato da un giro di accordi molto semplice suonato al piano. In fase di arrangiamento abbiamo deciso, con BiancoSporcoProduzioni, di “sporcare” un po’ questo blues, utilizzando suoni elettronici per le ritmiche e inserendo elementi sinfonici».
La copertina è stata realizzata da Simone Nocera:
L’artista
Quattro chiacchere con Rosanna Salati
Immergiamoci ora in una bella chiacchierata fatta proprio con Rosanna Salati. Qualche rapido scambio di battute tra passato, presente e futuro.
Rompiamo il ghiaccio con la nostra domanda di rito, chi è Rosanna Salati?
Rosanna Salati è un’archeologa e una musicista. Lo studio della storia antica e la formazione storico-archeologica mi hanno dato i contenuti e fornito i mezzi per esprimermi al meglio. Anche gli anni in Conservatorio sono stati duri ma molto formativi; ho capito che la musica è un gioco serio; un impegno costante a ritrovare la naturalezza.
Ci puoi parlare del tuo ultimo brano “Blues del giorno dopo”?
“Il brano è nato in maniera molto naturale. Mi sono seduta a pianoforte e ho iniziato a suonare un giro di accordi blues: un bel 6/8! Ci ho aggiunto una ritmica fatta con la loopstation e ho praticamente improvvisato tutto il testo così com’è oggi. Un brano scritto e definito in 4/5 ore, molto velocemente.
In studio insieme a Bianco Sporco Produzioni (Francesco Bianco) abbiamo deciso di “sporcare” questo blues, aggiungendo arpeggiatori, synth e batterie elettroniche;
Il testo parla della perdita della parte “fanciullesca” che è in noi, e che siamo costretti a lasciar andare quando diventiamo adulti.
La protagonista, svuotata da una vita sterile vissuta senza amore e senza obiettivi, “seduta su un sasso cantava: Come Back Home” … cioè torna a casa rivolta alla sua parte pura.
Il testo è anche un’aperta denuncia alla violenza fisica e psicologica verso i più deboli (donne, persone fragili, persone con una sensibilità molto spiccata) e all’utilizzo che oggi si fa delle persone.
Le persone vengono “usate” e poi “buttate” come oggetti consumistici che, una volta svolta la loro funzione, non servono più; facciamoci caso, una volta non si buttava nulla, si cercava di aggiustare una cosa rotta; oggi si butta via prima ancora che diventi obsoleta o non funzionante. Anche le persone nelle relazioni, ormai, fanno così”.
Come hai deciso di passare dall’electro- pop di “When I heard” al blues di questo nuovo brano?
“In realtà anche Blues del giorno dopo è un brano electro-pop secondo me, anzi potremmo dire electro-blues; con Bianco Sporco Produzioni abbiamo arrangiato un blues in chiave electro! Non ho deciso niente. Ho scritto questi brani seguendo quello che avevo da esprimere, niente di più. Credo che la musica sia un flusso che scorre: i generi musicali sono solo categorie create per questioni di linguaggio, per capirci, insomma; al di là di queste categorie c’è il flusso, la musica“.
Ci sono state influenze o comunque ispirazioni per il nuovo pezzo?
“Nella scrittura del testo mi sono ispirata ad alcuni testi di Fabrizio de Andrè, come Via del Campo, Amore che vieni, amore che vai; in questi testi c’è un racconto per immagini molto suggestivo, questo aspetto e l’utilizzo di strofe con rime baciate (in alcuni casi) sono state le cose che ho preso da de Andrè. L’arrangiamento elettronico deriva, come per When I Heard, da alcuni lavori di Bjork (il disco Vespertine del 2001 ad esempio); batterie elettroniche e atmosfere lo-wi, suoni di pioggia e voci che si intrecciano: natura ed elettronica“.
Cosa c’è nel futuro di Rosanna Salati?
“C’è un primo EP in italiano che uscirà quest’estate! Di cui Blues del Giorno dopo è il primo singolo. C’è un secondo EP in inglese che uscirà entro dicembre di quest’anno, di cui When I Heard è il primo singolo. C’è un disco nel 2022 e speriamo tanti live e tante cose belle!”
Un saluto per i lettori di Cinque Colonne Magazine
“Un saluto grande e un abbraccio virtuale a tutti i lettori di Cinque Colonne Magazine; grazie per lo spazio!”