Il lavoro di Comte nasce dalla sua ultradecennale passione per l’arrampicata e l’aviazione, che gli ha offerto l’opportunità di osservare e rappresentare paesaggi glaciali in tutto il mondo. L’installazione alla Triennale di Milano invita i visitatori in un mondo silenzioso e luminoso dove è possibile apprezzare la preziosa energia che il pianeta Terra – insieme all’umanità – può produrre. In questa seconda tappa del percorso espositivo, l’artista prevede che sia possibile immaginare come le traiettorie possano essere definite; che il nostro destino non sia semplicemente scritto nelle stelle. Black Light, White Light rivela come il potere della natura e della bellezza ci può ispirare per creare un mondo migliore.
“Siamo al punto di svolta, e grazie alle nuove tecnologie e alla conoscenza di oggi abbiamo la possibilità di intraprendere un reale cambiamento verso il meglio.” sottolinea l’artista Michel Comte. “I visionari hanno dimostrato ciò che un uomo con una vera convinzione e un piano d’azione sia in grado di raggiungere. La nostra visione deve essere chiaramente orientata verso la luce.”
Light e Black Light, White Light sono le prime tappe di un percorso espositivo che si articolerà in diversi luoghi nel mondo tra il 2017 e il 2018. Non si tratta soltanto della presentazione di una raffinata serie di opere, ogni tappa ha l’ambizione di agire come richiamo alla realtà e alla verità, come dichiarazione politica e chiamata alle armi.
Black Light, White Light presenta con grande potenza l’effetto del cambiamento climatico sugli habitat glaciali del pianeta. Per questo il WWF Italia ha deciso di sposare questo progetto accompagnandolo con una serie di attività di sensibilizzazione sul tema del climate-change, in parallelo alla campagna“Planet is Calling”, che punta a rendere consapevole il grande pubblico sulla necessità di rispondere con azioni concrete ai forti segnali che il Pianeta ci ha lanciato nel corso del 2017.