I ministri dell’ambiente hanno adottato oggi conclusioni relative alla Convenzione sulla diversità biologica (CBD), al protocollo di Cartagena sulla biosicurezza e al protocollo di Nagoya sull’accesso alle risorse genetiche e la giusta ed equa ripartizione dei benefici. Le conclusioni definiscono il quadro politico generale della posizione negoziale dell’UE alla quattordicesima riunione della conferenza delle parti della Convenzione sulla diversità biologica, che si terrà in Egitto nel novembre 2018.
Biodiversità: la salvezza del pianeta
Nelle conclusioni il Consiglio, pur riconoscendo che sono stati compiuti progressi considerevoli nell’attuazione di alcune parti del piano strategico per la biodiversità 2011-2020 e dei suoi obiettivi di Aichi in materia di biodiversità, chiede tuttavia di intensificare gli sforzi per realizzare appieno tali obiettivi.
Il Consiglio esprime profonda preoccupazione per il fatto che la base di risorse naturali e i servizi ecosistemici da cui dipende l’umanità sono in grave pericolo e la maggior parte delle pressioni all’origine della perdita di biodiversità, tra cui la perdita e l’alterazione degli habitat, il degrado del suolo, i cambiamenti climatici, le specie esotiche invasive, l’inquinamento terrestre e marino e l’utilizzo non sostenibile della biodiversità, continua ad aumentare. Esorta pertanto la Commissione e gli Stati membri ad adoperarsi al massimo nei prossimi due anni per attuare appieno la strategia dell’UE sulla biodiversità fino al 2020 nonché le strategie e i piani d’azione nazionali sulla biodiversità.
Biodiversità: il piano strategico
I ministri invitano ad adottare un piano strategico ambizioso per la biodiversità dopo il 2020, che fornisca un quadro globale per la biodiversità all’intero sistema dell’ONU e a tutte le parti interessate in preparazione della visione della biodiversità per il 2050. Il quadro dovrebbe porre la biodiversità e i servizi ecosistemici in cima alle agende politiche e rafforzare l’attuazione della CBD e dei relativi protocolli nonché degli altri accordi ambientali multilaterali in materia di biodiversità e degli SDG pertinenti. Il Consiglio evidenzia altresì la necessità di convocare un vertice di alto livello sulla biodiversità che riunisca capi di Stato o di governo nel 2020 per rafforzare la visibilità politica della biodiversità e il suo contributo essenziale all’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.
I ministri si compiacciono dell’iniziativa del governo della Repubblica araba d’Egitto di ospitare un segmento ad alto livello nel novembre 2018 per discutere dell’integrazione della biodiversità nei settori energetico e minerario, infrastrutturale, manifatturiero, della trasformazione e sanitario.