Se siete dei veri “serial tv addicted”, almeno una volta vi sarà capitato di fare le ore piccole per guardare una puntata dopo l’altra della vostra serie preferita. Dovreste allora conoscere bene la “binge watching”. Ma le abbuffate di alcol non si chiamavano binge drinking? Sì, infatti qui parliamo sempre di abbuffate, ma stavolta l’oggetto sono i serial tv.
Molte persone affermano che passare il proprio tempo libero dedicandosi a queste vere e proprie maratone di visione sia una sorta di terapia, un modo per tenere a bada lo stress a cui si è sottoposti quotidianamente. Ma se il tempo libero è una preziosa risorsa, di cui godere e da centellinare, perchè passare tante ore davanti alla tv, pc e quant’altro?
“Le persone sono alla ricerca di un rifugio dalla pressione costante del lavoro” ha risposto laconicamente Grant McCracken, un antropologo culturale che ha contribuito a condurre uno studio di Harris Interactive per conto di Netflix (una società americana che offre un servizio noleggio di Dvd e videogiochi via Internet e, da 6 anni, anche un servizio di streaming online on demand, accessibile previo abbonamento).
La ricerca ha evidenziato che 6 persone su 10 guardano almeno tre episodi di una singola serie in una sola seduta. Quasi 3/4 dei ‘visualizzatori seriali’ la vive come un’esperienza positiva e quasi l’80% dichiara che il tutto risulta ancora più piacevole se nel durante si mangia e beve. L’ingordigia poi, il non sapere aspettare di gustarsi un altro episodio il giorno o la settimana successivi, si fanno specchio di una società frenetica, improntata al ‘tutto e subito’.
Ma quali sono le dieci serie più viste con questo modalità decisamente compulsiva? A svelarcelo è un’altra ricerca condotta da TiVo Media su un campione di ben 15mila persone. Ecco la classifica:
1. Breaking Bad
2. House of Cards
3. Game of Thrones
4. The Walking Dead
5. Downton Abbey
6. Star Trek (che in tutte le sue edizioni ammonta a 276 episodi diversi)
7. Homeland
8. Mad Men
9. Doctor Who
10. NCIS
Il 90% delle persone coinvolte ha ammesso di praticare “binge watching”, aggiungendo quanto sia difficile resistere alla tentazione di “vedere cosa succede dopo” quando si ha a disposizione, comodamente e su tante piattaforme diverse, tutto quello con cui “sfamarsi”.