Il cofondatore di Microsoft accende la polemica negli USA che critica aspramente e la sbandierata capacità di fare tamponi per arginare i nuovi focolai di Coronavirus. I laboratori non riescono a fornire il responso in tempi brevi. “E’ solo uno spreco”, così Bill Gates sui test USA per il Covid 19.
Bill Gates e i test per il Covid 19
La maggior parte dei test sul coronavirus negli Stati Uniti è “uno spreco” perché si impiega troppo tempo a ad avere i risultati. Così Bill Gates in una intervista rilasciata alla Cnbc, contraddicendo quanto sostenuto dal presidente Donald Trump che ha propagandato l’aumento della capacità dei test come un elemento fondamentale della lotta alla pandemia. Il problema però sarebbe nella difficoltà dei laboratori di analizzare i campioni, al punto da far arrivare i risultati talmente in ritardo da rendere i test stessi sostanzialmente inutili soprattutto nell’individuare i nuovi focolai.
"Bisogna avere della priorità”, ha proseguito il cofondatore di Microsoft. “Bisogna assicurarsi che le comunità a basso reddito, quelle più a rischio, ottengano i risultati entro 24 ore ". Secondo lui il sistema inadeguato di controllo è il primo responsabile della diffusione dell'epidemia negli Stati Uniti, fin da quando è stato registrato il primo caso nel Paese a gennaio.
I risultati dei test negli USA sono effettivamente in ritardo?
Una domanda che dopo le parole del cofondatore di Microsoft è effettivamente sorta. Qual è, però la risposta? Negli Stati Uniti sono aumentati costantemente i test con una media di oltre 738mila al giorno.
Eppure poco più di 174mila vengono poi elaborati a livello nazionale, poco più di un quarto. Stando però Brett Giroir, del Dipartimento di salute, ciò sarebbe vero solo per i controlli molecolari e che in ogni caso i tempi di attesa non andrebbero oltre i quattro giorni.
Stando ad una indagine del Covid Tracking Project, un’organizzazione di volontariato indipendente creata dai giornalisti di The Atlantic, le cose non starebbero affatto in questo modo. I test molecolari, più affidabili di quelli rapidi, sono gli unici che permetterebbero un reale controllo dell’epidemia. La Quest Diagnostics, uno dei maggiori produttori di questo tipo di esami, ha avvertito già lunedì che il tempo di consegna nelle ultime due settimane sta continuando a rallentare.