Per la prima volta la Santa Sede entra nello spazio della Biennale di Architettura di Venezia che avrà i battenti aperti fino al 25 novembre. E lo fa approdando all’Isola di San Giorgio con una sequenza di Cappelle, dal forte valore simbolico, che segnano un nuovo incontro tra arte e fede. Il Padiglione Vatican Chapels, curato dal professor Francesco Dal Co per la Santa Sede, comprende un padiglione espositivo e 10 Cappelle, tappe di riflessione per chi visiterà il parco che le ospita, esteso per più di un ettaro e mezzo e circondato dalla Laguna. La loro progettazione è stata affidata ad architetti internazionali, ciascuno per un’opera specifica.
Saint-Gobain è tra gli artefici che hanno realizzato questo progetto, fornendo vari materiali utilizzati in diverse delle costruzioni che lo compongono.
Il Gruppo, leader mondiale dell’edilizia sostenibile, ha fornito in particolare sistemi e materiali per la realizzazione della Cappella del Mattino, ideata e progettata dagli architetti Ricardo Flores ed Eva Prats, titolari dell’omonimo studio fondato nel 1998 a Barcellona. Il sito prescelto si trova nella parte orientale dell’Isola, dove inizia la mattina e la Cappella può prendere il primo sole: qui la prima luce solare diventa visibile attraverso un raggio luminoso che attraversa un buco circolare posto nel muro.
È realizzata con un sistema in cemento alleggerito Saint-Gobain Gyproc su cui è applicata una finitura Saint-Gobain Weber di due differenti granulometrie e colori.
L’Isola di San Giorgio ha un ventaglio di passeggiate, partendo dal Chiostro del Palladio verso la Laguna. La Cappella del Mattino si trova lungo uno di questi lunghi sentieri, appena prima che la linea di camminata incontri l’acqua. Essa si presenta come una parete parallela al percorso: sul muro ha una porta che offre la possibilità di allontanarsi dall’itinerario comune per spostarsi nella foresta, abbandonando il destino noto offerto da questi percorsi lineari a favore dell’ignoto.
La Cappella del Mattino diventa così una porta per la foresta, verso la più grande entità a cui appartiene: una cupola naturale costituita dai rami degli alberi. La condizione frammentaria della Cappella è completata dalla pineta e prende in prestito le qualità naturali dagli alberi: l’odore, l’aria fresca, i rumori e la luce. Entrambi gli elementi – costruito e vegetale – formano un unicum che abbraccia il visitatore e crea un luogo dove fermarsi e sostare.
“Saint-Gobain progetta, produce e distribuisce materiali da costruzione e soluzioni pensati per il benessere di ciascuno e per il futuro di tutti. Questi materiali offrono comfort, alte prestazioni e sicurezza, rispondendo alle sfide dell’edilizia sostenibile, della gestione efficace delle risorse e dei cambiamenti climatici e trovano applicazione in tutti i nostri spazi di vita: negli edifici, nei trasporti, nelle infrastrutture. Naturale, quindi, che siamo molto lieti ed orgogliosi di averli offerti per una realizzazione così significativa ed unica. La Cappella del Mattino, poi, è l’esempio perfetto del costruire sostenibile” ha commentato Gianni Scotti, Presidente ed Amministratore Delegato di Saint-Gobain in Italia.
Saint-Gobain è la più antica società quotata in Borsa a Parigi. La fondarono Luigi XIV e Jean-Baptiste Colbert nel 1665, avvalendosi dell’arte e alla competenza dei maestri vetrai di Venezia per fabbricare gli specchi della Reggia di Versailles. Oggi nel mondo è presente in 67 Paesi con oltre 179.000 dipendenti ed un volume d’affari di 40,8 miliardi di euro nel 2017. In Italia opera dal 1889 e ad oggi conta 24 siti produttivi dove lavorano oltre 2.100 addetti, per un fatturato 2017 di 700 milioni di euro.