Questa decisione è stata presa in vista del l’ escalation di gravi violazioni dei diritti umani in Bielorussia e la violenta repressione della società civile, l’opposizione democratica e giornalisti. Inoltre, sette persone e un’entità oggetto di questo nuovo ciclo di misure restrittive sono state designate in relazione all’atterraggio forzato e illegale di un volo Ryanair a Minsk, Bielorussia, il 23 maggio 2021, che mette in pericolo la sicurezza aerea, e alla detenzione da parte delle autorità bielorusse di il giornalista Raman Pratasevich e Sofia Sapega. Tra quelli presi di mira ci sono anche diverse figure di spicco dell’economia che sostengono e beneficiano del regime di Lukashenko. Queste sanzioni inviano quindi un ulteriore segnale forte ai sostenitori del regime, che il loro continuo sostegno ad Aleksandr Lukashenko ha un costo sostanziale.
L’UE non è sola nella sua risposta alla crisi in Bielorussia; siamo uniti nella nostra azione con i nostri partner che la pensano allo stesso modo.
Le misure restrittive dell’UE sulla Bielorussia si applicano ora a un totale di 166 persone e 15 entità. I designati sono soggetti al congelamento dei beni e ai cittadini e alle imprese dell’UE è fatto divieto di mettere a disposizione degli iscritti i fondi . Le persone fisiche sono inoltre soggette a un divieto di viaggio, che impedisce loro di entrare o transitare nei territori dell’UE.
Il 24 e 25 maggio 2021 il Consiglio europeo ha adottato conclusioni in cui condannava fermamente l’atterraggio forzato del volo Ryanair e invitava il Consiglio ad adottare quanto prima elenchi aggiuntivi di persone ed entità sulla base del pertinente quadro sanzionatorio . Di conseguenza, il 4 giugno il Consiglio ha deciso di introdurre un divieto di sorvolo dello spazio aereo dell’UE e di accesso agli aeroporti dell’UE da parte di vettori bielorussi di ogni tipo.
L’obiettivo di queste sanzioni è esercitare pressioni sulla leadership politica bielorussa affinché avvii un dialogo nazionale autentico e inclusivo con la società in senso lato e per evitare ulteriori repressioni.
L’UE è pronta a sostenere una transizione pacifica e democratica con una varietà di strumenti, compreso un piano globale di sostegno economico per una Bielorussia democratica. Siamo inoltre pronti ad adottare ulteriori misure, anche su altri attori economici, se la situazione in Bielorussia non migliora.
Gli atti giuridici pertinenti, compresi i nomi delle persone interessate, sono stati pubblicati nella Gazzetta ufficiale.