Il Consiglio Europeo ha deciso di prorogare le misure restrittive nei confronti della Bielorussia per un anno, fino al 28 febbraio 2019. Tali misure comprendono un embargo sulle armi, il divieto di esportazione di merci per la repressione interna e un divieto di congelamento dei beni e di viaggio nei confronti di quattro persone elencati in relazione alle sparizioni irrisolti di due politici dell’opposizione, un uomo d’affari e di un giornalista nel 1999 e nel 2000i
Il Consiglio ha inoltre prorogato la deroga alle misure restrittive per consentire l’esportazione di attrezzature biathlon per la Bielorussia, che rimangono soggetti ad autorizzazione preventiva da parte delle Autorità competenti nazionali su un caso per caso. Tale deroga è stata estesa ad un numero limitato di specifici usi fucili sportivi e pistole sportive, soggetti a procedure di autorizzazione.
Le misure restrittive nei confronti della Bielorussia sono stati introdotti nel 2004 in risposta alla scomparsa delle quattro persone di cui sopra. Il Consiglio poi adottato ulteriori misure restrittive nei confronti di coloro che sono coinvolti nella violazione degli standard elettorali internazionali e del diritto internazionale dei diritti umani, così come nella repressione della società civile e dell’opposizione democratica. L’embargo sulle armi è stato introdotto nel 2011.
Il 15 febbraio 2016, Il Consiglio Europeo ha deciso di revocare le misure restrittive nei confronti di 170 persone e quattro società, pur mantenendo l’embargo sulle armi e le sanzioni contro i quattro persone.