(Adnkronos) – Nella situazione di enorme difficoltà che si è determinata dopo il disastro di Joe Biden al dibattito della scorsa settimana, Kamala Harris, la vice presidente che non è mai riuscita a conquistare i favori di establishment e elettori, potrebbe avere più chance del presidente di battere Donald Trump il prossimo novembre? Questa la domanda al centro del dilemma che stanno affrontando in questi giorni i democratici, anche alla luce di sondaggi che sembrano indicare che la preoccupazione e panico per le fragilità mostrate da Biden sembrano iniziare a cambiare la percezione della sua poco amata veep.
Secondo un sondaggio realizzato per la Cnn tra elettori registrati nei giorni successi al dibattito, il vantaggio di Donald Trump su Joe Biden sarebbe salito a 6 punti, il 49% contro il 43%. Ma questo si ridurrebbe a due punti, 47% a 45%, se a sfidare l’ex presidente a novembre ci fosse la Harris. Lo stesso sondaggio indica il 56% degli elettori democratici crede che il partito avrebbe maggiori possibilità di vittoria con un candidato diverso dall’81enne presidente.
“Noi vogliamo vincere, e probabilmente sarebbe più facile con qualcun di diverso da Biden”, dichiara a The Hill il collaboratore di un senatore dem. E riguardo alle chance di Harris, bisogna sottolineare che James Clyburn, uno degli esponenti di punta del caucus afroamericano, e grande alleato di Biden, ha già detto che, se il presidente si ritirerà, lui sosterrà Harris, la prima vice presidente afroamericana. Anche la senatrice afroamericana Laphonza Butler loda “l’incredibile lavoro” svolto da Harris come “partner del presidente nel guidare il Paese e il partito”, rispondendo a chi le chiede se crede che la vice presidente potrà essere efficace come candidata alla Casa Bianca.
“Tutto sono nello spirito di continuare la battaglia per il popolo americano e vincere queste elezioni”, ha continuato la senatrice eletta in California dove, dopo il dibattito, ha accompagnato Harris per un tour elettorale. “Quello che la vice presidente mi ha detto è che lei è pronta a continuare a girare il Paese, parlare con gli elettori e lavorare per vincere le elezioni”, ha poi concluso la democratica. Un altro alleato di Harris, lo stratega Jamal Simmons, che fino allo scorso anno è stato direttore della comunicazione della vice presidente, ricorda che, in caso di uscita di scena di Biden, sarebbe lei la candidata più legittimata a prendere il suo posto, anche se da giorni circolano altri nomi.
“Istituzionalmente non c’e’ nessuno in una posizione migliore di Kamala Harris, penso che vincerebbe una convention aperta”, aggiunge, riferendosi al possibile scontro tra diversi candidati a prendere il posto di Biden che potrebbe andare in scena alla convention di Chicago. In realtà Harris ha avuto anni difficili alla Casa Bianca, segnati da tensioni ed incomprensioni con il team del presidente che le avrebbe riservato solo ‘patate bollenti’, a cominciare dal dossier immigrazione, portandola a tassi di popolarità ancora più bassi di quelli di Biden. I sondaggi dopo il dibattito danno infatti al presidente una popolarità del 34% e alla vice presidente del 29%,
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