Sono 17 gli ordini esecutivi firmati dal neopresidente degli Stati Uniti, Joe Biden, nel suo primo giorno in carica tra questi lo stop al famoso muro al confine col Messico che tanta fortuna aveva fatto nella campagna presidenziale di Trump contro la Clinton. Non solo il muro, sono infatti tanti altri gli ordini emessi dal 46esimo presidento americano.
Biden dice stop al muro col Messico
Segno di cambiamento, voler voltare pagina? Biden ha voluto lasciare nel primo giorno da presidente degli Stati Uniti, un modo per cancellare quella che è stata l’era Trump: con la cessazione immediata della dichiarazione di emergenza nazionale che fu usata come “pretesto” per finanziare il muro ci sarà così lo stop alla costruzione del muro stesso anti-migranti al confine con il Messico. “Non c’è momento migliore per iniziare che l’oggi“, il commento di Biden con i giornalisti nello Studio Ovale. Inoltre il 20 gennaio è stata proclamata la “Giornata nazionale di unità”, un modo per invitare gli americani “a unirsi e a scrivere il prossimo capitolo della storia della nostra democrazia, una storia di decoro e dignità, di amore e di riconciliazione, di grandezza e di virtù”.
Non solo il muro
La stop al “famoso” muro tra USA e Messico è solo uno dei diciassette ordini esecutivi emessi dal neopresidente Biden. Il 46esimo presidente degli USA ha infatti ordinato nuove misure tra questi l’obbligo di mascherina e il distanziamento sociale negli edifici e nei territori federali per combattere la diffusione del Covid, la revoca del divieto di ingresso negli Usa ai cittadini di alcuni Paesi musulmani oltre a quelli provenienti dal Venezuela e dalla Corea del Nord, lo stop all’oleodotto Keystone tra Canada e Usa.
Insomma, Biden sin dal primo giorno della sua presidenza ha voluto dare la sensazione di cambiamento. Un nuovo corso che deve portare gli USA fuori da una delle peggiori crisi economiche, sanitarie e sociali mai affrontate dallo stato a stelle e strisce.