Un ciclo inedito di opere mai esposto al pubblico rappresenta il nucleo centrale di BI-FACE, personale di Franco Mazzucchelli curata da Sabino Maria Frassà, seconda mostra del ciclo “On Reflection” promosso da Gaggenau e Cramum all’interno del Gaggenau DesignElementi HUB in corso Magenta, 2.
La mostra, che sarà inaugurata mercoledì 20 giugno 2018, segue l’altra grande personale “Non ti abbandonerò mai” al Museo del Novecento fino al 10 giugno, e rappresenta una rara se non unica possibilità di conoscere questo ciclo di opere che completa – anche a livello teorico – il fortunato ciclo della Bieca Decorazione. Gli 8 Bifacciali in mostra interrogano il visitatore – con pungente ironia – sul senso stesso dell’arte oggi: “Qual è il futuro dell’arte?”, “Che senso ha ‘fare’ quadri oggi?”, “Quanto conta l’aspetto decorativo nell’arte oggi?”.
I Bifacciali, resi possibili dalla collaborazione dell’artista con la Tornitura Morella, sono quadri, ma non si appendono; sono sculture, ma hanno la forma di un quadro; sono composti di superfici riflettenti, ma non è possibile specchiarcisi. Come spiega Sabino Maria Frassà, “Franco Mazzucchelli con queste opere realizza dei labirinti di forma e contenuto, capovolgendo o azzerando tutte le certezze e i punti di riferimento. Le opere sono indiscutibilmente dei quadri, ma non si appendono.
Il fronte e il retro finiscono con il fondersi in un’unica dimensione, in un’unica ‘facciata’ che ha infinite soluzioni di osservazione. Non solo non esistono più il fronte e il retro del quadro, ma non resiste integro nemmeno il confine tra opera d’arte e ambiente esterno: ciò che è sullo sfondo, al di là dell’opera, è portato in primo piano o all’interno dell’opera grazie all’uso del Pvc trasparente.
Allo stesso modo le superfici specchianti portano lo spettatore e l’ambiente circostante dentro l’opera. Infine i ‘piani’ sfasati e l’alternanza tra pareti trasparenti e superfici specchianti portano lo sguardo a perdersi ‘dentro’ l’opera, in quel ‘vuoto’ di aria imprigionato nel pvc”.