Il 2016 è stato sicuramente l’anno vegan per eccellenza. Secondo i dati Eurispes pubblicato nel Rapporto 2016 i vegetariano e vegani in Italia hanno raggiunto quota 8%. “Punteggio” che porta il nostro Paese sicuramente fra i più vicini alla filosofia vegana, ma il resto dell’Europa come se la passa?
Bisogna fare una piccola differenziazione, per chi avesse ancora qualche dubbio, fra vegetariani e vegani. In sostanza entrambe le categorie non assumo carni, tuttavia, i vegani rifiutano il consumo di qualsiasi prodotto di origine animale, come uova, latte e derivati.
Lo scettro vegan va alla Germania e, in particolare, alla sua bella capitale Berlino, città vegan friendly per eccellenza.
Basta dare uno sguardo in giro, se vi capita di andare a spasso per la città, per rendervi conto facilmente che offre una vastissima gamma di ristoranti total vegan, se ne contano almeno cinquanta, il che rappresenta un vero e proprio record. Girando per i locali ci si può rendere conto che l’offerta culinaria messa a disposizione dei clienti da parte dei ristoratori tradizionali abbraccia una filosofia alimentare più etica, proponendo al pubblico un’alternativa valida al consumo di carni di ogni genere. Tanti sono i piatti, altrettanto gustosi, che non prevedono l’impiego di carne. Cosa che non disturba per nulla gli abitanti della città anzi, secondo l’Unione Vegetariani Tedesca, circa, 7,8 milioni di tedeschi sono vegetariani, di questi, circa 900mila sono vegani.
Molto interessante, poi, la nascita di una categoria a parte, i vegetariani part- time ossia circa 42 milioni di persone che non mangiano carne per tre o più giorni alla settimana.
Berlino offre, inoltre, un buon rapporto qualità – prezzo nell’ambito dell’alimentazione vegana outdoor. Non dimentichiamo che mangiare fuori casa, in un bel ristorantino come si deve non è proprio economico ma a Berlino si può e con un budget nemmeno troppo elevato. Sono circa una cinquantina i locali specializzati in cucina vegana e vegetariana, parliamo di bar, ristoranti, fast food e café ma il numero cresce se si considerano gelaterie, pasticcerie supermercati eforni specializzati, secondo l’applicazione Happy Cow il totale dei locali commerciali a disposizione di vegani e vegetariani nella capitale tedesca ammonterebbe a 314. Encomiabile.
C’è davvero di tutto, negozi di borse, accessori, cosmetici, catering, tutto vegano e cruelty-free, persino un sexy shop e una macelleria. Macelleria, si, il suo nome è l’Herbivore. In vetrina salsicce, polpette, hamburger e altro ancora, tutto a base di seitan, lupini, soia, tofu, spezie e verdure.
Lo stile di vita di Berlino non è solo una filosofia alimentare, si tratta di un modo di agire responsabile, di una capacità di comprensione che va oltre la tradizione. Il rispetto per l’ ambiente, gli animali e la salute dell’uomo in primis. Berlino è l’esempio di una cittadinanza la cui etica si fonde con il profondo rispetto per gli altri esseri viventi, oltre che di un vivere più consapevoli la propria salute. Mangiare carne in maniera eccessiva non fa bene alla salute è meglio arricchire la propria alimentazione pulendo l’organismo con qualcosa di naturale ogni tanto come fanno i nostri amici vegetariani part- time.