Le donne tornano protagoniste nel nuovo film di Carlo Verdone, “Benedetta follia”. Questa volta il regista interpreta un uomo borghese, devoto e serio, che viene lasciato dalla moglie (Lucrezia Lante Della Rovere) dopo 25 anni di matrimonio. La sua vitaviene sconvolta dall’arrivo di una commessa di periferia, Ilenia Pastorelli, che lo iscrive ad una app di incontri che si rivelano imbarazzanti e fallimentari, ma allo stesso tempo lo spinge a ritrovare la grinta e la voglia di innamorarsi.
“Ho scelto questo tema perché volevo parlare di sentimenti al tempo delle applicazioni, ma volevo parlare anche di un uomo in difficoltà che incontra una ragazza che lo aiuta” ha dichiarato il regista, che ha spiegato quanto dopo film come “Posti in piedi paradiso” e “L’abbiamo fatta grossa” avesse voglia di tornare a confrontarsi con il mondo delle donne: “Quelli con le donne sono i film più congeniali per me. – ha continuato – Mi intrigava esplorare l’universo femminile in questo momento di grande smarrimento della società”.
Nel film c’è un inedito Verdone che si lancia in un ballo “lisergico”: “L’idea è stata dei cosceneggiatori Nicola Guaglianone e Menotti. Io sono sempre stato attaccato molto al reale, loro mi hanno convinto ad azzardare e dare slancio alla creatività” ha spiegato. Con questo film il regista romano festeggia i 40 anni di lavoro, e ha rivelato che è sempre più complesso fare film originali: “Più vado avanti e più sento una fragilità che avanza. – ha concluso il regista – Sono professionale, serio ma a volte mi sento inadeguato. Ogni volta ricominciare da capo è difficile, anche perché tante cose le ho già fatte in 40 anni di carriera”.